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Il 19 dicembre del 1974 nasceva l’Altair 8800: il primo personal computer della storia

Il MITS Altair 8800 è stato uno tra i primi microcomputer disponibili sul mercato. È stato sviluppato e commercializzato dalla Micro Instrumentation & Telemetry Systems, Inc., azienda con sede ad Albuquerque (Nuovo Messico, USA).

19 dicmebre 1974: nacque Altair 8800, il primo personal computer

In data 19 dicembre 1974, nacque l’Altair 8800 il primo Personal Computer, maneggevole e basso costo e si entrò nell’Era Informatica.

L’origine del nome e la sua scelta

Sulla scelta del nome, esistono versioni discordanti, sebbene tutti concordino nell’associarlo all’omonima stella della costellazione dell’Aquila, l’Altair.

Il nostro nome deriva dall’arabo, che vuol dire: aquila volante, nome che gli arabi dettero anche a loro famosi e velocissimi cavalli. Ma a loro volta presero la dizione dai Babilonesi e Sumeri, grandissimi astronomi.


Il logo dell’azienda che ha commercializzato questo leggendario microcomputer.

Cinesi e giapponesi, hanno costruito su questa stella a cui danno nome diversi, una bella storia d’amore, tra Altair e l’altra stella Vega, che si incontrano una sola volta l’anno, in una festività, attraverso un ponte di gazze ladre!!

Nella nascita del primo PC, la nostra ricerca è assai più vicina! e si rifà a nomi di “archeologia industriale informatica”, se così si può chiamare quello che avvenne appena ieri, e cioè all’inizio degli anni Settanta, quando l’uomo cominciò ad implementare le macchine di calcolo, a renderle così piccole e potenti da commercializzarle a livello di massa, iniziando la Rivoluzione Informatica!

Le ispirazioni

Una di queste versioni, quasi mitica come le storie che i Greci narrarono e misero in poesia per narrare le loro conquiste, vorrebbe che Ed Roberts, il proprietario della Micro Instrumentation & Telemetry Systems, Inc., faccia scegliere il nome del computer a sua figlia, la quale si ispirò ad un episodio di Star Trek visto quella sera, dove era citata proprio la stella Altair!



Comunque sia, il MITS Altair 8800 è stato uno tra i primi microcomputer disponibili sul mercato.

È stato sviluppato e commercializzato dalla Micro Instrumentation & Telemetry Systems, Inc., azienda con sede ad Albuquerque (Nuovo Messico, USA).

L’ingresso nell’era dell’informatica

Nel 1975, il numero di gennaio della rivista Popular Electronics diede inizio all’era dell’informatica per tutti, presentando in copertina l’Altair 8800.

Prima di allora il termine “computer” era sinonimo di macchine grandi e costose che potevano permettersi solo le aziende.



Il costo del computer in kit era di 397 dollari, mentre la versione assemblata costava 495 dollari.

I progettisti del computer non si aspettavano il successo che avrebbe avuto, pensando di poter vendere poche centinaia di esemplari!

L’hardware


Vista interna dell’Altair.

L’Altair 8800 era basato su un microprocessore Intel 8080, con 256 Byte di RAM, e dotato di un’interfaccia basata su interruttori. Agendo su di essi si poteva programmare in codice binario, mentre il risultato delle elaborazioni viene visualizzato tramite il lampeggio dei LED posti sul pannello frontale.

Il Bus S-100


Scheda di memoria Cromemco 8K Bytesaver con connettore S-100.

Poiché diverse parti elettroniche non erano ancora disponibili al momento della progettazione, e per risolvere i problemi di dimensione della scheda madre, fu necessario inventare un apposito connettore, oggi noto come bus: questa nuova struttura di trasferimento dati divenne in seguito uno standard, chiamato S-100. Con questo accorgimento fu possibile spostare parte della logica dalla scheda madre su altre schede, con cui comunicava tramite il bus.

Il software

Bill Gates e Paul Allen decisero di scrivere un linguaggio di programmazione da far funzionare nell’Altair. Il risultato fu una versione semplificata del BASIC chiamata Altair BASIC.


Copia originale dell’Altair Basic.

Il successo di questa prima versione fu tale che i due si trasferirono ad Albuquerque e fondarono la Micro Soft (in seguito diventata Microsoft), che nei primi anni di attività adattò questo linguaggio, ora noto come Microsoft BASIC, a moltissimi microcomputer dell’epoca.

L’interfaccia utente

Il pannello frontale conteneva 36 LED:

I quattro LED rimanenti erano usati per visualizzare lo stato della CPU.


Un Altair 8800 con una unità per floppy “Altair Disk”.

Inoltre c’erano una serie di interruttori, per inserire gli indirizzi e i dati, oltre a un insieme di interruttori per il controllo del sistema.

Era nato un “oggetto” che avrebbe cambiato la vita dell’uomo, molto più dei caratteri mobili di Guttenberg e della stampa. Forse più dell’invenzione del fuoco, cioè di quando l’uomo primitivo riuscì a far uso delle fiamme che fine a loro lo spaventavano, per modificare il cibo e riscaldarsi!



Siamo nella stessa data, quella odierna, ma del 2001. È passato appena un quarto di secolo e siamo già ai computer quantistici! Anzi a forme già evolute!

L’Algoritmo Shor

La IBM dichiara di aver implementato l’Algoritmo di Shor usando un computer quantistico a risonanza magnetica nucleare, composto da molecole in cui 7 atomi fungono da qubit!!!



Al posto dei convenzionali bit – le unità d’informazione binaria, indicate convenzionalmente dalle cifre 0 e 1 e codificate dai due stati “aperto” e “chiuso” di un interruttore – nel computer quantistico si usano i qubit, gli elementi base dell’informazione quantistica che sono codificati dallo stato quantistico in cui si trova una particella o un atomo. Lo spin di una particella, per esempio, ha due stati, i quali possono codificare informazioni binarie. A rendere interessante, ai fini del calcolo, le particelle atomiche e subatomiche è il fatto che possono esistere anche in una sovrapposizione di stati quantistici, ampliando enormemente, in tal modo, le possibilità di codifica delle informazioni e, quindi, permettendo di affrontare problemi estremamente complessi.

Tuttavia, né la manipolazione controllata di atomi e particelle, né la loro reciproca comunicazione e neppure, infine, la stesura di algoritmi adatti, sono obiettivi facili da raggiungere, per cui la lunga strada per la realizzazione di un computer quantistico è solo agli inizi.

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