Decine di bambini abusati nella chiesa in Alto Adige in 60 anni, coinvolti 24 preti: “Serve coraggio di affrontare la realtà”. Un rapporto commissionato dalla Diocesi di Bolzano e Bressanone ha rivelato 67 casi documentati di abusi sessuali su minori all’interno della chiesa altoatesina dal 1963 al 2023. Le vittime, per metà femmine, avevano un’età compresa tra gli 8 e i 14 anni al momento degli abusi. “È necessario avere il coraggio di affrontare questa situazione”, ha affermato il vescovo Ivo Muser.
Decine di bambini abusati in chiesa nell’Alto Adige: coinvolti 24 preti
Negli ultimi sessant’anni, decine di bambini sono stati vittime di abusi da parte di preti della Diocesi di Bolzano e Bressanone, molti dei quali giovani. Questa è la conclusione di un rapporto presentato oggi a Bolzano, redatto con la collaborazione di esperti di due studi legali di Monaco di Baviera e Brunico, alla presenza del vescovo Ivo Muser.
Il rapporto, redatto dagli avvocati e consulenti dello studio legale appositamente incaricato dalla diocesi, ha rivelato 67 casi accertati di abusi sessuali su minori all’interno della chiesa altoatesina, verificatisi tra il 1963 e il 2023. L’indagine documentale, che ha coinvolto la consultazione degli archivi diocesani e interviste con vittime e testimoni, ha identificato 24 sacerdoti e 59 vittime di abusi. Gli accusati della diocesi altoatesina hanno un’età compresa tra i 28 e i 35 anni, mentre le vittime, per metà di sesso femminile, avevano tra gli 8 e i 14 anni al momento degli abusi.
L’inchiesta
Lo studio è parte del progetto triennale “Il coraggio di guardare”, avviato dalla Diocesi di Bolzano-Bressanone nel novembre 2023, con l’obiettivo di fare chiarezza sui numerosi casi di abusi denunciati nel corso degli anni all’interno della chiesa locale. Questo progetto ha ora concluso la sua prima fase, denominata “Illuminazione”, con la presentazione del report.
Gli avvocati hanno esaminato le denunce archiviate riguardanti abusi sessuali e hanno condotto una serie di interviste con le vittime, i testimoni ancora in vita e i responsabili, raccogliendo così testimonianze e resoconti inclusi nel report. Il contenuto del documento è rimasto sconosciuto fino alla conferenza stampa, incluso al vescovo Ivo Muser, che lo ha ricevuto durante la presentazione.
“Ogni caso di abuso è uno di troppo”, ha dichiarato il vescovo, esprimendo la sua reazione immediata. Ha aggiunto: “La mia speranza e la mia profonda convinzione è che questo rappresenti il primo passo verso un cammino che renda la Chiesa un luogo sicuro per bambini, giovani e adulti vulnerabili.” “Ascoltando la presentazione, il mio pensiero è sempre stato rivolto alle vittime. Questo tema è profondamente toccante e suscita un forte senso di vergogna,” ha dichiarato Muser, concludendo: “È necessario avere il coraggio di affrontare la realtà. Mi schiero consapevolmente dalla parte delle vittime. Negli anni in cui ho ricoperto il ruolo di vescovo, ho avuto modo di confrontarmi con questa dolorosa realtà, sia attraverso il centro d’ascolto istituito dalla diocesi, sia tramite contatti diretti. Posso assicurarvi che ho appreso molto, comprendendo quanto possa essere distruttivo e umiliante l’abuso sessuale. Desidero continuare a imparare e a crescere in questo ambito.”