Amadeus ha parlato dei bassi ascolti del suo nuovo programma “Chissà chi è”, durante un’intervista a Deejay Chiama Italia, andata in onda il 22 ottobre. Intervistato da Linus e Nicola Savino, il conduttore ha riconosciuto le difficoltà legate al passaggio al Nove e ha lasciato intendere che potrebbero esserci cambiamenti nell’orario di programmazione. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
Amadeus riflette sugli ascolti bassi di “Chissà chi è”
Amadeus, consapevole delle sfide legate al cambiamento di rete, ha ammesso: “Mi aspettavo che sarebbe stato complicato. C’è una forte abitudine a seguire le reti principali come Rai 1 e Canale 5. In Italia, secondo un’indagine, il 60% del pubblico resta sulla prima rete, mentre solo il 40% cambia canale. Passare a un canale più piccolo, come il Nove, anche se ambizioso, implica un rischio che conoscevo”.
Nonostante i bassi ascolti, Amadeus si è mostrato tranquillo e aperto a soluzioni alternative. Ha sottolineato che, in casi come questo, è necessario essere pragmatici e non intestardirsi. Ha infatti dichiarato:
Bisogna capire se sia il caso di continuare a quell’ora o cambiare fascia. Le statistiche ci danno dei segnali, e dobbiamo saperli interpretare. Io mi sto divertendo, sto bene, sono a casa a Milano, ma bisogna valutare con attenzione.
Nel corso dell’intervista, Amadeus ha anche parlato del figlio José, nato dal matrimonio con Giovanna Civitillo, che attualmente gioca come portiere nell’Under 16 dell’Udinese. “José ha 15 anni, vive e studia a Udine, e sta inseguendo il suo sogno. La tradizione di portieri in quella squadra è notevole, ed è un’esperienza fantastica per lui. Certo, un po’ mi manca, ma sono felice per lui“.
Amadeus ha concluso la sua riflessione, dichiarando che al momento continuerà a divertirsi con i suoi progetti televisivi, ma resta pronto a prendere decisioni strategiche se necessario.