Cronaca

Omicidio Tramontano: l’amante di Alessandro Impagnatiello era a rischio

Secondo gli inquirenti, l’amante di Alessandra Impagnatiello poteva essere un’altra vittima del 30enne reo confesso dell’omicidio di Giulia Tramontano, incinta di 7 mesi. E proprio la giovane barista è stata determinante per stringere il cerchio attorno all’assassino.

Omicidio Giulia Tramontano: anche l’amante di Alessandro Impagnatiello era a rischio

Giulia Tramontano era venuta a conoscenza di quella relazione e aveva cercato quella donna più giovane di cui Alessandro negava l’esistenza. Le due si sono incontrate, hanno parlato e tra di loro c’è stata anche solidarietà. Si sono scoperte alleate, perché unite dall’essere state ingannate e ferite dallo stesso uomo.

Impagnatiello, infatti, non si era limitato a mentire alla compagna, ma aveva costruito un castello di bugie anche per l’amante. Quest’ultima ha scoperto da sola che Giulia era incinta. Come? Sbirciando delle foto dal telefono. Lui si sarebbe giustificando dicendo che il bambino non era suo, producendo addirittura un falso test del dna, ma lei capisce subito che non è così: “Alessandro mi ha prestato il suo Ipad, ho visto varie ricerche on line finalizzate a reperire degli attesati negativi del test del Dna. Ho trovato un file con le sue generalità e quelle di Giulia con test negativo, che sarebbe quello che mi aveva mostrato in forma cartacea”.

I sospetti della barista

La visita di Giulia all’amante del compagno avrebbe scatenato l’ultima discussione. Trovatosi davanti alla verità, Impagnatiello ha ucciso Giulia e il figlio che portava in grembo a coltellate. Poi ha ripreso il telefono e ha continuato a parlare con l’amante al posto suo. Anche questa volta, la giovane ha subito compreso che le cose non sono come dice Alessandro: “Ci siamo sentite su WhatsApp e a mio avviso mi stava scrivendo in maniera diversa da quanto aveva fatto in precedenza. Mi diceva che non era stata sincera con me e di lasciarla in pace. Poi non mi ha più risposto”.

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