Ben 17 Paesi statunitensi hanno intentato una causa contro Amazon. Ma come mai? Cos’è successo? L’accusa è quella di detenere illegalmente il monopolio degli acquisti e delle vendite online.
Guai per Amazon: causa da 17 Paesi in Usa
Gli Stati Uniti hanno citato in giudizio Amazon, dando il via a quella che probabilmente sarà una delle più grandi lotte Antitrust della storia, con protagonista proprio il colosso dell’e-commerce di proprietà di Jeff Bezos.
La Federal Trade Commission e 17 Stati hanno intentato una causa accusando la società di “soffocare illegalmente la concorrenza». Secondo loro, infatti, Amazon avrebbe stabilito un monopolio illegale su vasti settori della vendita al dettaglio online, schiacciando i commercianti e favorendo i suoi servizi.
La causa punta a chiedere al colosso di Seattle di rendere conto di queste «pratiche monopolistiche e di ripristinare la promessa perduta di una concorrenza libera ed equa», ha affermato Lina Khan, presidente della Federal Trade Commission.
L’accusa
Secondo le accuse, il colosso di shopping online avrebbe impedito ai commercianti sulla sua piattaforma di offrire prezzi più bassi altrove. Ma non solo: li avrebbe costretti a spedire i prodotti con il suo servizio logistico se volevano far parte del pacchetto di abbonamento Prime.
Il processo porta sotto i riflettori l‘influenza che ha avuto e continua ad avere Bezos dal 1994. Ha plasmato la vita dei negozianti di tutto il mondo, stabilito le condizioni di lavoro per più di un milione di magazzinieri e spinto il servizio postale degli Stati Uniti a fare consegne anche di domenica.