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Nuove accuse contro Ambra Angiolini: “È ancora in casa nostra, non ha vergogna”

Silvia Slitti è tornata a parlare della casa che la conduttrice Ambra Angiolini le starebbe occupando, facendo nuove accuse. L’occasione le è stata servita dalla stessa Ambra, ma scopriamo maggiori dettagli in merito alla questione.

Nuove accuse per Ambra Angiolini: parla Silvia Slitti

Ambra quando cantò “T’appartengo” era conduttrice di Non è la Rai e rispetto a quel momento ha dichiarato: “Mi è dispiaciuto non aver messo gli avvocati da piccola per avere dei soldi da quella canzone perché continuano ad usarla tutti ed è interessante. Potevo comprarmi delle case per esempio”. Proprio a queste parole ha fatto riferimento Slitti per tornare sul presunto abusivismo di Angiolini e così nelle sue storie Instagram ha scritto: “Senza parole. Era meglio, così magari non stava a casa nostra” riferendosi in particolare alla parte in cui Ambra ha ironizzato, quasi sicuramente consapevolmente, sul potersi comprare “delle case”. In una storia successiva poi risponde alle domande che le sono giunte da alcuni utenti: “Sì, è ancora a casa nostra. Sì, è una situazione folle. Sì, è la verità. E sì, non ha vergogna”.

Silvia Slitti e il caso Ambra Angiolini: le vie legali

La wedding planner su Instagram ha risposto ad alcune domande e ha specificato che prima di arrivare allo sfogo social le ha provate tutte. “Io non sono un persona che lancia il sasso e poi nasconde la mano, so benissimo che le mie storie hanno scatenato un sacco di attenzione. Queste sono state le sue prime parole, poi ha aggiunto: ”Questa è una situazione spiacevole, non solo a livello legale, ma soprattutto umano e personale”. “Io voglio chiarire alcune cose che mi avete scritto nei messaggi: se ieri mi sono permessa di fare quello che ho fatto è perché venivo da tanti mesi in cui ho cercato in ogni modo di trovare dialogo perché io credo fermamente nel dialogo e pensoso che le persone possano mettersi a sedere e chiarire, anche perché in questo caso io non centro nulla in questa cosa, e voglio solo riavere ciò che è mio“.

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