Analisi elezioni amministrative 2021
Facile intuire dove si sia spostato l’ago della bilancia. Se per le venture politiche il Centrodestra risulta saldamente al comando, per le amministrative il risultato è stato totalmente ribaltato. Ad aver inciso, probabilmente, sulla scelta degli elettori anche gli scandali delle ultime settimane. Dal caso della “bestia“ nella Lega alla pesante inchiesta di Fanpage, che ha mostrato un substrato pericoloso e decisamente “vivo”. Anche il direttore del medesimo quotidiano ha ribadito stupore, dichiarando l’esistenza di un pericoloso sistema occulto, alle spalle di due partiti principali della scena politica italiana.
L’inchiesta, strutturata in due puntate, ha mostrato chiaramente l’esistenza di una Lobby nera, partendo da un nutrito gruppo di estrema Destra milanese, coinvolgendo non soltanto esponenti di Fratelli d’Italia. Anzi, a farne le spese, per ora soltanto mediatiche, ci sarebbero anche l‘eurodeputato leghista Angelo Ciocca, il consigliere regionale della Lega Massimo Bastoni, oltre che la new entry al consiglio comunale milanese Silvia Sardone.
Dalla ricerca di finanziatori della campagna di Fratelli d’Italia a Milano, però, è emerso anche altro. Il progetto di rifondare una “terza Lega”, necessaria- a detta degli estremisti milanesi- per il post Salvini, ha svelato un sistema occulto, pericoloso, in grado di sovvertire ogni regola democratica. Dietro a questo complesso progetto si intravede l’ombra di Jonghi Lavarini, detto anche “barone nero”, decisamente noto nell’ambiente milanese di estrema Destra. Proprio grazie al “barone nero”, infatti, sarebbe nato un collegamento tra nuovi gruppi neofascisti e partiti politici istituzionali.
Le reazioni della politica e degli elettori, fine dell’era populista?
La reazione di Giorgia Meloni e la leadership contesa
Per Giorgia Meloni è stato sicuramente un duro colpo. Nonostante la leader di FdI si dichiari estranea alla vicenda, il partito politico mostra un’evidente macchia, difficile da cancellare. Eppure, proprio FdI, soprattutto dall’avvento del governo Draghi, sembrava avesse scavalcato definitivamente la Lega nei sondaggi e nelle preferenze. Il buon risultato delle amministrative, inoltre, potrebbe essere suggellato dal ballottaggio nella Capitale. Enrico Michetti potrebbe essere una buona chance di rivalsa per l’intero partito, flagellato dalle critiche degli ultimi giorni. Michetti, dunque, rappresenta l’occasione per Fratelli d’Italia di trainare la coalizione di Centrodestra.
Nel frattempo, la Meloni, nell’ultima puntata di Dritto e Rovescio, ha ribadito che il suo partito deve allontanarsi dagli elementi legati al fascismo. “Tutti sanno che FdI è un partito che fa della legalità, dell’onestà, della lotta alla criminalità e alla mafia la principale ragione del suo operato ed è un partito nel quale non c’è spazio per atteggiamenti nostalgici del fascismo, per ipotesi di razzismo e antisemitismo, che sono sono contrari anni luce dal nostro dna“, ha ribadito la leader al cospetto di Del Debbio.
Fabrizio Ortis spara sul M5S: “Ha smesso di esistere in autonomia”
Che il M5S non godesse degli stessi consensi del 2018 era già evidente. Il nuovo processo avviato da Conte, però, segna la fine dell’era populista? D’altro canto, Salvini ha palesato estrema difficoltà. La leadership del Centrodestra gli sta sfuggendo dalle mani, mentre Giorgetti detta una linea sempre più moderata, difficilmente compatibile con le vedute degli elettori originari del partito. Lo stesso si può dire del M5S? Se con Grillo i Pentastellati apparivano biglie impazzite, pronti a non scendere a patti con nessuno, adesso Conte auspica maggior dialogo e maturità. Come reagiranno, alla lunga, gli elettori grillini?