È in corso il processo a carico di un imprenditore edile 38enne di Jesi (Ancona) accusato di violenza sessuale nei confronti della sorellastra. Gli abusi sarebbero iniziati quando la presunta vittima aveva 6 anni e sarebbero andati avanti per undici anni.
Ancona, violenza sessuale sulla sorellastra: imprenditore a processo
Il tutto ha avuto inizio quando la vittima aveva appena sei anni. “All’inizio pensavo fosse un gioco, fingevo di essere una bambola, facevo tutto quello che mi diceva” ha raccontato la ragazza, oggi 27enne, nel corso del processo.
Gli abusi sarebbero avvenuti ad Ancona e sarebbero andati avanti fino a quando la vittima ha compiuto 17 anni. In una occasione, come è stato ricostruito nel corso del processo, l’avrebbe fatta sdraiare nella vasca in bagno, fatta spogliare nuda, per poi farsi toccare.
La vittima ha raccontato che non è ribellarsi perché “i miei genitori si erano separati, spesso rimanevamo soli a casa con nonna, non riuscivo a ribellarmi, lui era l’unico che si prendeva cura di me, mi diceva che ero bella, gli piacevo, a me quelle cose facevano schifo”.
Il processo
La vittima alla fine ha avuto un crollo psicologico ed è finita in cura per una depressione. Solo nel 2019 ha sporto denuncia in questura, dopo essersi confidata con la madre e con il fidanzato. La madre nel corso dell’udienza ha detto di non essersi mai accorta perché “pensavo si volessero bene come fratelli”. L’imputato, un imprenditore edile di Jesi, 38 anni, che ora vive in Abruzzo, è a processo per violenza sessuale aggravata davanti al collegio penale presieduto dalla giudice Francesca Grassi.
