Andrea Sempio torna al centro dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 nella villetta di via Pascoli a Garlasco (Pavia). Per il delitto, l’ex fidanzato Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione, ma ora Sempio è nuovamente indagato, questa volta per omicidio in concorso con ignoti o con lo stesso Stasi.
Omicidio Chiara Poggi, chi è Andrea Sempio
Sempio, amico storico di Marco Poggi, fratello della vittima, era già stato oggetto di indagini tra il 2016 e il 2017, in seguito a un esposto presentato dai legali di Stasi. Il suo nome era emerso a causa di tracce di DNA trovate sotto le unghie di Chiara, ma l’indagine fu archiviata dalla Procura di Pavia.
Oggi, in base a una nuova analisi del materiale genetico, i carabinieri hanno notificato a Sempio un avviso di garanzia, secondo quanto riportato dal Tg1.
Gli elementi emersi nelle indagini
Tra i dettagli che in passato avevano attirato l’attenzione dei difensori di Stasi figurano:
- Taglia delle scarpe: Sempio calza il 42-42,5, compatibile con le impronte insanguinate trovate sulla scena del crimine.
- Bicicletta: il giovane era solito spostarsi in bicicletta per Garlasco, elemento che potrebbe avere rilevanza nelle indagini.
- Telefonate sospette: sono state registrate diverse chiamate tra il cellulare di Sempio e casa Poggi nei giorni precedenti il delitto.
- Alibi incerto: Sempio dichiarò di trovarsi alla Feltrinelli di Vigevano la mattina dell’omicidio, ma il negozio quel giorno era chiuso.
Le telefonate e il dubbio sull’alibi
Uno degli elementi chiave dell’indagine riguarda sei telefonate intercettate tra il cellulare di Sempio e casa Poggi nel periodo precedente al delitto.
- Tre chiamate (30 luglio, 2 e 3 agosto) partirono da casa Poggi, probabilmente effettuate dal fratello di Chiara.
- Tre chiamate (4, 7 e 8 agosto) partirono invece dal cellulare di Sempio, ma due di esse furono fatte quando la famiglia Poggi era già partita per le vacanze, lasciando Chiara da sola a Garlasco.
Inoltre, l’alibi di Sempio presentava alcune incongruenze. Il 13 agosto 2007, il giovane dichiarò di essersi recato in libreria, ma il negozio era chiuso. Solo successivamente, nell’ottobre 2008, esibì uno scontrino di un parcheggio a Vigevano con la data del delitto, ma l’orario riportato era successivo alle 10:30, fuori dalla finestra temporale in cui si presume sia avvenuto il delitto.
L’archiviazione del 2018
Nonostante questi elementi, nel 2018 il gip di Pavia, Fabio Lambertucci, archiviò il caso Sempio su richiesta della Procura. Il procuratore aggiunto Mario Venditti e la pm Giulia Pezzino esclusero categoricamente qualsiasi responsabilità di Sempio, ritenendo infondate le accuse sollevate dalla difesa di Stasi.
Nella sua ordinanza, il giudice sottolineò come gli sforzi degli avvocati di Stasi fossero “inconsistenti” e mirati unicamente a individuare un colpevole alternativo alla condanna dell’ex fidanzato di Chiara.