Proseguono le indagini sul decesso di Angelo Frassi, il 67enne sarebbe morto in seguito ad un incidente sul lavoro avvenuto negli impianti sciistici di Val Palot Ski, (Brescia), ma i titolari (con la complicità di un dipendete) avrebbero spostato il corpo per simulare che l’operaio fosse deceduto in seguito ad un malore, e non a causa della caduta da un palo dello skilift.
Marito e moglie, gestori degli impianti sciistici di Val Palot Ski, sono attualmente agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Mentre il dipendete che ha aiutato a sposare il corpo di Angelo è indagato per favoreggiamento.
Angelo Frassi morto sul lavoro a Brescia: i titolari hanno spostato il corpo
Come è emerso dall’autopsia Angelo Frassi sarebbe precipitato da un’altezza di circa 7 metri mentre eseguiva lavori di manutenzione su un pilone lungo la linea di skilift della sciovia Duadello. Due colleghi dell’uomo, padre di due figli, hanno trovato il suo corpo esanime che giaceva lungo un pendio e hanno allertato i soccorsi.
Come riporta BresciaToday i sanitari del 118, inizialmente, avevano attribuito il decesso ad un malore. L’esame autoptico ha però rivelato che i traumi riportati dall’uomo erano attribuibili a una caduta, escludendo invece qualsiasi segno di infarto.
L’arresto dei gestori dell’impianto
Le conseguenti indagini hanno indotto il pm a chiedere al gip la custodia cautelare per i due coniugi imprenditori. Marito e moglie, attualmente ai domiciliari sono accusati di omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Contestualmente l’impianto è stato posto sotto sequestro preventivo. Come è emerso i coniugi con la complicità di un dipendente (ora indagato per favoreggiamento) avrebbe spostato il corpo del 67enne per nascondere l’incidente sul lavoro.