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Angri, scontri ultras contro la tifoseria rivale e gli agenti: in 8 nei guai

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Scontri violenti tra ultras e tifosi ospiti, insieme ad attacchi alle forze dell’ordine: il Gip del Tribunale di Nocera Inferiore ha emesso otto provvedimenti contro altrettanti sostenitori dell’Angri (due agli arresti domiciliari e sei con obbligo di dimora). Questi sono accusati, a vario titolo, di aggressioni, porto illegale di armi e oggetti pericolosi, oltre che di violenza e minacce a pubblico ufficiale. Tra questi, due sono identificati come gli aggressori fisici del comandante della stazione dei carabinieri di Angri, Andrea Cinque, mentre gli altri sei avrebbero lanciato pietre e bombe carta. A riportare la notizia è l’odierna edizione de Il Mattino. 

Angri, scontri ultras: in 8 nei guai

Gli episodi risalgono al 14 gennaio scorso, durante la partita di calcio tra U.S. Angri e Matera, valida per il campionato di Serie D, nella città doriana. Alla fine del match, si sono verificati disordini, poiché, secondo le indagini, un gruppo di tifosi dell’Angri aveva tentato di avvicinarsi all’area riservata ai tifosi del Matera.

Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha evitato uno scontro diretto, riuscendo a far allontanare i facinorosi. Più tardi, intorno alle 17, circa 150 tifosi dell’Angri si erano riuniti nel parcheggio vicino allo stadio per attendere il deflusso dei tifosi avversari. Nonostante i carabinieri fossero riusciti nuovamente a disperderli e a garantire la sicurezza del percorso dei tifosi del Matera, poco dopo circa 60-70 ultras, armati di spranghe e pietre, sono sbucati da un vicolo. Hanno iniziato a lanciare bombe carta, pietre e bottiglie contro i tifosi ospiti. Un sasso ha colpito alla testa l’autista del pullman della squadra avversaria. È stato necessario un ulteriore intervento dei carabinieri per disperdere definitivamente i violenti.

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