Cronaca

Anselmo Campa ucciso a colpi di martello, l’ex della figlia confessa: “Voleva tenere l’auto”

Anselmo Campa, l'imprenditore ucciso con una martellata: la confessione. La porta d'ingresso non presentava alcun segno di effrazione

Si chiama Luca El Maccaoui il ragazzo che ha ucciso Anselmo Campa, imprenditore trovato morto lo scorso 20 aprile in un lago di sangue nella sua abitazione a Grumello del Monte, in provincia di Bergamo. Nelle scorse ore, dopo un lungo interrogatorio, il 22enne ha confessato di aver ucciso l’imprenditore con una martellata alla testa come riportato da Il Mattino.

Anselmo Campa, l’imprenditore ucciso con una martellata: la confessione

Il ragazzo che ieri mattina è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto è l’ex fidanzato di una delle due figlie della vittima e prima del fermo si era presentato dalla moglie dell’ucciso per le condoglianze. Gli inquirenti avevano subito escluso la pista del furto in casa finito male. La porta d’ingresso non presentava alcun segno di effrazione e, all’interno, tutto sembrava in ordine: era chiaro che il 56enne conosceva il suo assassino. Le indagini dei carabinieri si sono quindi focalizzate sulla cerchia degli amici, dei conoscenti e dei familiari di Campa.

Le indagini

L’analisi delle telecamere di videosorveglianza presenti nel piccolo Comune, così come i racconti di chi era vicino all’imprenditore, hanno successivamente condotto al 22enne, di origini marocchine, residente nello stesso paese. Fino a non molto tempo fa, il giovane aveva una relazione con la figlia di 21 anni Federica che il giorno del delitto si trovava in Egitto a Sharm El Sheik, dove già da alcune settimane lavorava come animatrice e sembrerebbe che i rapporti col padre di lei fossero già tesi da un po’.

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