Almanacco

Il 2 marzo del 1896 Becquerel scopre la radioattività, un passo avanti per il progresso scientifico

Il 2 marzo del 1896, lo scienziato francese Antoine Henri Becquerel si accorse per primo dell’esistenza di un fenomeno naturale che, se governato o indotto artificialmente, avrebbe fornito utili strumenti di indagine alla chimica e alla medicina. In caso contrario, veniva a costituire un pericolo letale per l’uomo. È l’incredibile scoperta della radioattività.

2 marzo 1896: Becquerel scopre accidentalmente la radioattività

Il 2 marzo del 1896, lavorando con dei sali di uranio, Berquel si accorse che questi erano riusciti ad impressionare le lastre fotografiche chiuse nei loro contenitori. I sali di uranio hanno, infatti, avevano emesso dei raggi più simili ai raggi X, ma più penetranti della luce. Il 24 febbraio comunicò all’accademia francese delle scienze la scoperta della radioattività.

La storia di Becquerel

Antoine Henri Becquerel (Parigi, 15 dicembre 1852 – Le Croisic, 25 agosto 1908) si avvicinò alla scienza grazie al padre e al nonno, entrambi fisici di fama che avevano insegnato al “Muséum national d’histoire naturelle” di Parigi.


becquerel radioattività


La scoperta dei raggi X nel 1895, da parte di Wilhelm Conrad Röntgen, lo indirizzò a sperimentare le relazioni esistenti fra raggi X e fluorescenza.

I suoi studi lo portarono a concludere che la radiazione era un evento naturale e non necessariamente indotto da una fonte di energia esterna, sia essa luce solare o altra fonte artificiale.


Brecquerel


Il 2 marzo del 1896 espose i risultati all’Accademia francese delle Scienze e da questo giorno si cominciò a parlare in Fisica di radioattività, originata dalla disintegrazione, spontanea o provocata, di un nucleo atomico con conseguente emissione di radiazioni elettromagnetiche.