Un’anziana di Lucca ha lasciato un’eredità di 700mila euro alla sua badante, descrivendola nel testamento come “la mia bimba che si è occupata di me“. I familiari hanno contestato il testamento in tribunale, dando inizio a una battaglia legale durata 10 anni. Alla fine, la badante lucchese ha vinto la causa e ha ottenuto l’eredità, rispettando le ultime volontà della defunta. La vicenda era iniziata nel 2009, quando l’anziana, priva di marito e figli, aveva cercato qualcuno che potesse prendersi cura di lei negli ultimi anni della sua vita.
L’anziana lascia 700mila euro alla badante, i parenti contestano ma perdono la causa dopo 10 anni: nel testamento la considera la sua bambina
Un’anziana di Lucca ha scelto di lasciare in eredità 700mila euro alla sua badante, con la quale aveva instaurato un rapporto di grande fiducia e affetto negli ultimi anni della sua vita. Nel testamento, la donna si era riferita alla badante come “la mia bimba che si è occupata di me”, esprimendo chiaramente la sua volontà di donare tutto a chi l’aveva assistita con dedizione.
Alla lettura del testamento, i familiari dell’anziana, morta a 78 anni, hanno immediatamente contestato la decisione, avviando una lunga causa legale. I parenti ritenevano ingiusta la scelta dell’anziana, nonostante i rapporti distanti che avevano con lei. La battaglia legale è durata ben 10 anni, durante i quali la badante lucchese ha dovuto attendere con pazienza e determinazione.
Il caso risale al 2009, quando l’anziana, senza marito né figli e affetta da diverse malattie, decise di cercare qualcuno che potesse prendersi cura di lei. Con il passare del tempo, tra la donna e la badante si creò un legame affettuoso che spinse l’anziana a fare di lei l’unica beneficiaria della sua eredità. Dopo una lunga serie di ricorsi e perizie, il tribunale ha stabilito la validità del testamento, riconoscendo il diritto della badante a ricevere l’eredità.
Finalmente, dopo una lunga attesa e molte difficoltà, la badante ha potuto ottenere quanto le era stato destinato, chiudendo una vicenda che ha messo in luce quanto siano importanti il rispetto e la volontà di chi, prima di morire, decide a chi lasciare i propri beni.