Cronaca

Anzio, bimba chiama 112: “Papà sta picchiando mamma”. Arrestato padre

Una bambina ha fatto arrestare il padre che picchiava la madre. È accaduto ad Anzio, in provincia di Roma, dove una bambina di 10 ha chiesto aiuto al 112 per far intervenire le forze dell’ordine. L’episodio è avvenuto a Ferragosto. Il padre della bimba è stato arrestato.

Anzio, bambina fa arrestare il padre che picchiava la madre

“Mio padre sta picchiando mamma, vi prego aiutateci” sono le parole rivolte dalla bambina all’operatore del 112. A quanto si è appreso, durante l’ennesimo episodio di violenza la piccola si è nascosta nella propria camera e ha trovato il coraggio di avvisare gli agenti e chiedere un intervento immediato. Gli agenti di polizia hanno raggiunto l’abitazione, in zona Nettunense, e hanno bloccato l’uomo, italiano di 44 anni, per il reato di maltrattamenti aggravati in famiglia. In base a quanto accertato, l’arrestato era stato protagonista di pestaggi ai danni della moglie anche in passato. Azioni violente che avvenivano davanti agli occhi atterriti dei figli.

Il precedente

Una vicenda che ricorda quella dell’ottobre 2021, quando a Ribera, in provincia di Agrigento, due bambini fecero arrestare il padre. In quel caso, un 38enne fu arrestato con le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e violazione di domicilio. La procura della Repubblica di Sciacca contestava all’operaio con piccoli precedenti penali e problemi di alcol e droga, di avere picchiato selvaggiamente la ex moglie 32enne, da cui è separato da un anno e con cui ha avuto due figli di 8 e 11 anni.

L’uomo forzò il portone d’ingresso della villetta dove abita la ex moglie, devastò la casa e poi prese a pugni e calci la donna. Atterrita, con il volto tumefatto e il naso sanguinante, la ex moglie riuscì a scappare solo grazie all’intervento dei figli accorsi in suo aiuto. Mentre i tre raggiungevano i carabinieri, l’uomo sfogò la sua rabbia sulla macchina della donna. Rimasto ferito, andò al pronto soccorso, ma quando il personale medico non lo fece entrare spiegandogli che era chiuso perché l’ospedale di Ribera era un centro Covid, salì a bordo della sua auto e sfondò il portone d’accesso e a pugni i vetri di due finestre.

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