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Appalti e tangenti a Giugliano, anche due sindaci dal gip

Appalti e tangenti a Giugliano, anche due sindaci dal gip

Appalti e tangenti a Giugliano, anche due sindaci dal gip

Il giudice per le indagini preliminari di Napoli Nord, Vincenzo Saladino, ascolterà le testimonianze delle 12 persone indagate, tra cui l’attuale sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi, il suo predecessore Antonio Poziello, alcuni dipendenti dei due enti locali e imprenditori. Queste persone sono accusate di far parte di un sistema illecito di affidamento di appalti a imprenditori, in cambio di tangenti.

Appalti e tangenti a Giugliano, anche due sindaci dal gip

Dal 7 al 21 novembre prossimo, il giudice per le indagini preliminari di Napoli Nord, Vincenzo Saladino, ascolterà le testimonianze delle 12 persone indagate, tra cui l’attuale sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi, il suo predecessore Antonio Poziello, alcuni dipendenti dei due enti locali e imprenditori. Queste persone sono accusate di far parte di un sistema illecito di affidamento di appalti a imprenditori, in cambio di tangenti, tra cui denaro, assunzioni e altri favori, nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti comunali.

L’indagine, condotta dalla Procura di Napoli Nord, ha portato alla luce un presunto schema corruttivo che avrebbe coinvolto l’assegnazione di contratti nel settore dei rifiuti nei comuni di Giugliano e Marano di Napoli. Le indagini suggeriscono l’esistenza di un giro di tangenti, favori legati ad assunzioni e altre utilità, che venivano offerti in cambio dell’aggiudicazione delle gare d’appalto.

Tra i 57 indagati figurano:

Sindaci: Nicola Pirozzi (attuale sindaco di Giugliano) e i suoi predecessori Antonio Poziello (Giugliano) e Rodolfo Visconti (Marano).
Amministratori e funzionari comunali: diversi dipendenti dei comuni coinvolti.
Imprenditori: proprietari di aziende che operano nel settore dei rifiuti, come Michele Oliviero e Raffaele Schettino.
Faccendieri: figure chiave che avrebbero fatto da intermediari tra politici e imprenditori, come Giuseppe Magno e Giuseppe Spacone.

Gli indagati sono accusati di aver costituito un’associazione a delinquere finalizzata a turbare le gare d’appalto e a corrompere i pubblici ufficiali. Le indagini hanno riguardato un periodo che va dal 2017 al 2021. Il Giudice per le indagini preliminari di Napoli Nord, Vincenzo Saladino, ha già interrogato alcuni degli indagati e dovrà decidere sulle eventuali misure cautelari.

I due filoni dell’inchiesta:

L’inchiesta si articola in due filoni, uno per ciascun comune, ma i due casi sono strettamente collegati dalla presenza degli stessi personaggi e dalle medesime modalità operative. Giuseppe Spacone, direttore della Teknoservice e Michele Oliviero, imprenditore, sono considerati le figure chiave che collegano i due filoni dell’inchiesta.

Questa indagine getta una luce inquietante sulle dinamiche corruttive che possono infiltrarsi nella gestione degli appalti pubblici, con gravi ripercussioni sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini.

 

 

 

 

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