Il successo riscontrato dalla serie tv prodotta da Ryan Murphy sta facendo molto discutere, così arriva un appello sui social: ”Non indossate costumi da Jeffrey Dahmer ad Halloween”. Alcuni spettatori americani si sono rivolti ai fan della serie direttamente su Twitter.
L’appello: non indossare costumi da Jeffrey Dahmer ad Halloween
Su Twitter è possibile leggere tutti i messaggi di coloro che temono di vedere per strada o a una festa persone travestite da Dahmer, il cosiddetto cannibale di Milwaukee. Molti di questi spettatori hanno esortato i fan di Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer a non travestirsi come il serial killer, per portare rispetto alle vittime e ai loro cari, dato che si tratta di una storia vera. ”Dal momento che è ufficialmente ottobre, sento che alla gente deve essere ricordato che i serial killer non sono costumi di Halloween”, scrive qualcuno su Twitter. Ecco il post:
Since it’s officially October I feel like people need to be reminded that serial killers are not halloween costumes, no one wants to see your skinny blonde boyfriend dressed as Jeffery Dahmer. Real people were and still are effected. Victims trauma is not your halloween costume.
— 𝕷𝖞𝖉𝖎𝖆 🥀 BLM (@g0thwannabe) October 1, 2022
Ma non è certo finita qui, qualcuno ha scritto ancora: ”Mi sono appena reso conto che Jeffrey Dahmer sarà probabilmente uno dei costumi di Halloween più popolari quest’anno e questo è davvero disgustoso”.
just realized Jeffrey Dahmer is probably gonna be one of the most popular Halloween costumes this year and that’s really gross
— ☮️kyle⚓️ (@bean_greann) October 2, 2022
La storia vera: l’arresto e la morte
L’ultimo tentativo di omicidio di Jeffrey Dahmer avviene il 22 luglio 1991. Invita un ragazzo in casa, lo addormenta parzialmente con un sonnifero e lo costringe a entrare nella sua camera da letto. Qui la vittima scelta nota foto sconvolgenti e un insopportabile odore di marcio.
Così riesce a scappare fino a raggiungere la polizia. Gli agenti fanno scoperte terrificanti e arrestano Jeffrey Dahmer. Viene preso e sottoposto a processo, viene dichiarato colpevole e condannato all’ergastolo con un totale di 957 anni di prigione. Una volta recluso si converte al cristianesimo ma i compagni di cella provano in più occasioni a ucciderlo. Alla fine, un carcerato schizofrenico non ci riesce, il 28 novembre del 1994: aveva solo 34 anni.