Una giovane barista ha lasciato il lavoro in un bar a Cavallino-Treporti, Venezia, dopo essere stata molestata da uno dei gestori che le ha rubato di nascosto foto intime dal telefono. Dopo aver denunciato il fatto, è stata minacciata a casa sua a Pordenone dal fratello del molestatore. Nonostante il trauma subito, la ragazza ha deciso di parlare pubblicamente per mettere in guardia altre donne sui rischi nei luoghi di lavoro.
Barista in provincia di Venezia denuncia il furto di foto intime: “ragazze state attente”
Una ragazza poco più che ventenne ha lasciato il lavoro in un bar a Cavallino-Treporti, provincia di Venezia, a causa di molestie subite da uno dei gestori del locale. L’uomo, sulla trentina, avrebbe rivolto alla giovane attenzioni non richieste e rubato di nascosto foto intime dal suo telefono. La ragazza ha deciso di denunciare pubblicamente l’accaduto per mettere in guardia altre donne sui rischi nei luoghi di lavoro.
L’avvocato della ragazza ha spiegato che il gestore del bar avrebbe approfittato di un momento di distrazione della giovane per prendere il suo telefono, sbloccarlo e inviarsi foto personali. Inizialmente, l’uomo ha negato l’accaduto, ma poi si è scusato e ha assicurato di aver cancellato le immagini.
Nonostante le rassicurazioni, la giovane ha deciso di lasciare il lavoro e tornare a Pordenone, dopo che il direttore della struttura ricettiva aveva minimizzato l’incidente. Una volta tornata a casa, è stata raggiunta dal fratello del molestatore e da un altro uomo, che l’hanno minacciata di non parlare dell’accaduto.
Due mesi dopo, la ragazza è ancora molto provata dalla vicenda. Il suo legale, Silvia Sanzogni, ha dichiarato: “È una situazione molto delicata, è stato un episodio sgradevole, non so se avrà la forza di sostenere un procedimento penale”.