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Approvato il Decreto aiuti: cosa cambia da domani per stipendi, pensioni e bonus

È stato approvato il Decreto aiuti-bis, l’ultimo provvedimento del Governo Draghi. Il provvedimento contiene diverse misure economiche che impatteranno su stipendi, pensioni, bonus, ma anche sulle Olimpiadi Milano-Cortina, Ilva e Alitalia. Il totale delle misure approvate dal Consiglio dei Ministri è di oltre 14 miliardi.

Approvato il Decreto aiuti: cuneo fiscale e stipendi

Il decreto aiuti prevede un ulteriore taglio del cuneo fiscale, che arriverebbe così all’1,8%. La misura, retroattiva a partire dal mese di luglio, vale complessivamente 1,6 miliardi (786 milioni nel 2022 e 831 milioni nel 2023). La decontribuzione riguarderà i redditi inferiori ai 35mila euro all’anno. Secondo i sindacati, ridurre di un punto percentuale il cuneo fiscale vuol dire che per un lavoratore ci sono 10 euro in più di aumento lordo al mese per ogni mille euro di stipendio. A conti fatti, in sei mesi in media i lavoratori dipendenti otterrebbero appena 100 euro lordi di aumento.

La rivalutazione anticipata delle pensioni

Il decreto prevede la rivalutazione anticipata di 3 mesi delle pensioni, prevista da gennaio del 2023: gli assegni aumenterebbero così del 2% a partire da ottobre. La rivalutazione del 2% comporterebbe un aumento di 10 euro lordi ogni 500 euro di pensione, mentre l’anticipo del conguaglio dello 0,2% frutterebbe un euro ogni 500. Il costo della misura è stimato in 2,4 miliardi di euro.

I benefit aziendali

Nel nuovo decreto aiuti, inoltre, rientra anche il raddoppio della quota esentasse per i cosiddetti “fringe benefit”. La quota di benefit aziendali esentasse dovrebbe così passare da 258 a 516 euro, come era già avvenuto durante l’emergenza Covid-19. Anche eventuali contributi da parte delle aziende per “il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale” rientreranno nelle regole del welfare aziendale. È quanto si legge nella bozza. Anche queste voci saranno quindi tra quelle che non concorrono alla formazione del reddito, fino al limite innalzato di nuovo a 516 euro anche per il 2022.

Benzina e bollette

Nel decreto sono inoltre stanziati 900 milioni per prorogare di un altro mese il taglio di 30 centesimi delle accise sulla benzina. La misura attualmente è in scadenza il 21 agosto e la proroga dovrebbe estenderla fino al 20 settembre. La bozza prevede inoltre più tutele per i clienti vulnerabili nel settore del gas naturale e rafforzamento del bonus sociale su luce e gas.

Il provvedimento del governo Draghi ridefinisce la definizione e la composizione dei “vulnerabili” in cui rientrano persone in condizioni economicamente svantaggiate; soggetti con disabilità; con utenze nelle isole minori non interconnesse o ubicate in strutture abitative di emergenza a seguito di calamità; over 75. Per questi, il dl prevede, da gennaio 2023, la fornitura di gas naturale a un prezzo che rifletta tra l’altro “il costo effettivo di approvvigionamento nel mercato all’ingrosso“.

Sempre in tema bollette, si prevede la sospensione fino al 31 ottobre l’efficacia di ogni eventuale clausola contrattuale che consente all’impresa fornitrice di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo, ancorché sia contrattualmente riconosciuto il diritto di recesso alla controparte. Fino a quella data, si precisa, sono inefficaci anche i preavvisi per queste finalità.

Le novità sul bonus 200 euro, il bonus psicologo e il bonus trasporti

Il bonus 200 euro sarà erogato a ottobre ai lavoratori finora esclusi “poiché interessati da eventi coperti figurativamente dall’Inps“, compresi i collaboratori sportivi. Verranno rifinanziati anche il bonus psicologo e il bonus trasporti (inserito nel precedente decreto aiuti). In particolare, per il bonus destinato agli abbonamenti dei trasporti pubblici vengono stanziati 101 milioni in più, dai 79 milioni originari. Per il bonus psicologo la nuova cifra non è invece ancora dettagliata.

La figura dei “prof esperti”

Viene rifinanziato con altri 100 milioni anche il fondo per il sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori autonomi. La dotazione del fondo, originariamente di 500 milioni nel primo decreto aiuti, sale così a 600 milioni di euro. Prevista anche una revisione delle norme sulla formazione continua degli insegnanti e la nascita della figura del “docente esperto” che guadagnerà 5.650 euro in più sotto forma di “assegno annuale ad personam“.

I prof “esperti” non potranno essere più di 8mila e saranno selezionati tra i docenti di ruolo che “abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili”. Prevista “una tantum” accessoria da stabilire con i contratti tra il “10 e il 20%” per chi completa un percorso triennale.

L’incontro con i sindacati

Il governo ha incontrato i sindacati per confrontarsi sulle misure previste nel nuovo decreto aiuti, ma la reazione di fronte alle proposte dell’esecutivo non è stata entusiasta. Il segretario della Cgil Maurizio Landini ha dichiarato: “Non ci siamo. Sul piano quantitativo è del tutto insufficiente. Un miliardo ai lavoratori e 1,5 miliardi ai pensionati su 14,3 miliardi di manovra. Stiamo parlando di cifre assolutamente insufficienti ad affrontare il problema“.

Simile l’opinione del segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri: “L’incontro non è andato bene. Per quello che ci riguarda l’intervento sul cuneo e sulle pensioni previsto nel dl aiuti bis è poco più di un’elemosina“.

Di parere contrario, invece, il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga: “No, io non sono deluso – ha detto – Si apre un ragionamento importante sul cuneo, con un taglio di un punto che va nell’ottica della strutturalità. Il 2% di anticipo sulla rivalutazione delle pensioni è un segnale forte”.

Alitalia, Olimpiadi Milano-Cortina e Ilva

Nel decreto aiuti-bis è prevista anche una norma “salva-Ilva“: l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa si legge che “è autorizzata a sottoscrivere aumenti di capitale o diversi strumenti, comunque idonei al rafforzamento patrimoniale, anche nella forma di finanziamento soci in conto aumento di capitale, ulteriori rispetto a quelli previsti ai precedenti periodi e sino all’importo complessivamente non superiore a 1.000.000.000 euro, addizionali” rispetto a quelli previsti.

Il fondo per la realizzazione delle Olimpiadi Milano-Cortina, invece, è incrementato di 1,3 miliardi, “per fronteggiare l’aumento dei prezzi delle materie prime”. Nel dettaglio 180 milioni di euro sono per il 2022, 240 milioni per il 2023, 245 milioni per il 2024, 195 milioni per il 2025, 205 milioni per il 2026 e 235 milioni per il 2027. L’incremento, si legge nel provvedimento, ”è destinato quanto a 900 milioni agli interventi del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr” e quanto a 400 milioni per la realizzazione delle opere.

I proventi dell’attività liquidatoria di Alitalia in amministrazione straordinaria dovranno essere prioritariamente destinati al soddisfacimento in prededuzione dei crediti verso lo Stato “al netto dei costi di completamento della liquidazione e degli oneri di struttura, gestione e funzionamento dell’amministrazione straordinaria, nonché dell’indennizzo ai titolari di titoli di viaggio, di voucher o analoghi titoli emessi dall’amministrazione straordinaria”.

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