Dal canone Rai al bonus Natale, approvato il dl fiscale collegato alla manovra con una maggioranza divisa. Ecco tutte le misure approvate in commissione Bilancio. Le misure sono state approvate in commissione Bilancio al Senato con un voto incerto, mentre la maggioranza ha mostrato segni di fragilità durante il voto su due emendamenti. Oggi il decreto sarà discusso a Palazzo Madama.
Politica, approvato il decreto fiscale: tutte le misure
Dalla riduzione del canone Rai a 90 euro ai finanziamenti per i partiti, dalla riapertura del concordato al bonus Natale, la commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera al decreto fiscale collegato alla manovra con un voto teso. Il dl arriverà oggi in Aula a Palazzo Madama, ma la maggioranza ha subito una battuta d’arresto durante il voto su due emendamenti: uno riguardante il taglio del canone Rai, sostenuto dalla Lega con il supporto di Fdi e Mef, e l’altro sulle misure per la sanità in Calabria, proposto dall’azzurro Claudio Lotito.
Canone Rai
Un tema controverso all’interno della maggioranza è l’emendamento della Lega che prevede di mantenere il canone Rai a 70 euro, anziché i 90 euro che la manovra ripristinerebbe a partire dal 2025. Questa proposta di modifica è stata respinta con 12 voti contrari da parte di Forza Italia e delle opposizioni, mentre ha ottenuto 10 voti favorevoli da Fratelli d’Italia e Lega. Tuttavia, l’emendamento potrebbe essere riproposto in occasione degli emendamenti alla Legge di Bilancio.
Payback sanitario
Il decreto legge ha ricevuto il via libera per il payback sanitario grazie all’approvazione di un emendamento proposto da Fratelli d’Italia, sostenuto anche dalle forze di opposizione. La Lega, rappresentata dal senatore lombardo Claudio Borghi, ha scelto di non partecipare alle votazioni.
Contributi ai partiti
È stata approvata la proposta che prevede un incremento di 3 milioni di euro al limite per i contributi destinati ai partiti. Il via libera è stato dato al testo originale presentato da Pd e Avs, dopo che ieri il Colle ha bloccato una riformulazione del governo che stabiliva una soglia garantita dello 0,2 per mille sull’intero gettito Irpef da distribuire tra le forze politiche, anche in assenza di preferenze espresse dai contribuenti.
Concordato
È stata data luce verde alla riapertura, fino al 12 dicembre, dei termini per l’adesione dei soggetti Isa al concordato preventivo biennale, scaduto il 31 ottobre. Questo concordato permette, per un periodo di due anni, di pagare le imposte in base a una proposta elaborata dall’Agenzia delle Entrate, che si allinea con i parametri presenti nelle banche dati dell’amministrazione finanziaria e con i redditi dichiarati dal contribuente. I soggetti con regime forfetario sono esclusi dalla proroga dei termini. Con le risorse ottenute, il governo prevede di ridurre le tasse per il ceto medio, abbassando l’aliquota del secondo scaglione Irpef dal 35% al 33%.
Bonus Natale
La platea per il Bonus Natale di 100 euro è stata ampliata: un emendamento approvato prevede che anche i genitori single con un reddito fino a 28mila euro possano beneficiare del contributo una tantum, aumentando così il numero potenziale di beneficiari a 4,5 milioni di persone. Tuttavia, il bonus potrà essere richiesto solo da un coniuge all’interno dello stesso nucleo familiare.
Autostrade di Stato
Le risorse destinate al patrimonio di Autostrade dello Stato aumentano di 343 milioni di euro. Questa società, controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e operante in-house per il Ministero delle Infrastrutture, si occupa della gestione delle tratte autostradali. I fondi saranno utilizzati per acquisire i diritti e gli obblighi relativi alle partecipazioni azionarie di Anas in Concessioni Autostradali Venete, Autostrada Asti-Cuneo, Società Italiana per Azioni per il Traforo del Monte Bianco e Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus.
Taglio liste attesa
Liste d’attesa ridotte nella sanità. Una proposta di modifica approvata prevede il recupero delle risorse non utilizzate durante l’emergenza Covid, destinate all’attuazione dei piani operativi per la riduzione delle liste. In particolare, i fondi saranno impiegati per potenziare le prestazioni aggiuntive e per coinvolgere operatori privati accreditati.
Sanzioni enti locali
La commissione bilancio del Senato ha approvato l’emendamento proposto da Paita (Iv), che elimina le sanzioni pecuniarie per gli enti locali che non inviano la certificazione Covid per il 2022. La senatrice spiega che, nel caso in cui le risorse Covid utilizzate nel 2022 non vengano successivamente certificate, “la penalità per l’ente inadempiente si è già manifestata automaticamente, attraverso l’obbligo di restituire allo Stato le risorse non certificate”.