Cronaca

Migranti, archiviata inchiesta su Carola Rackete: “Doveva portarli in un porto sicuro”

È stata archiviata l’inchiesta su Carola Rackete. La capitana della nave Sea Watch 3 aveva il dovere di condurre i migranti in un porto sicuro. L’archiviazione definitiva dell’inchiesta è arrivata nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 19 maggio, su decisione del gip di Agrigento, Alessandra Vella. La Procura della città siciliana aveva già chiesto di non processare Rackete, così il gip, che non aveva convalidato l’arresto, ha messo la parola fine sul caso, a due anni di distanza.

Migranti, archiviata l’inchiesta su Carola Rackete

La comandante fu arrestata per resistenza o violenza contro una nave da guerra quando, nel luglio del 2019, decise di entrare nel porto di Lampedusa nonostante il divieto voluto dall’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, urtando nella manovra una motovedetta della Guardia di Finanza.

È stata accolta la tesi del Gip secondo cui Carola Rackete ha agito mossa da uno stato di necessità. Da 17 giorni aveva 42 persone a bordo, soccorse in mare, che avevano bisogno di sbarcare. Per questo motivo è stato confermato che la capitana aveva il “dovere di portare i migranti in un porto sicuro”.

La decisione

L’avvocato Alessandro Gamberini ha spiegato: “Il  decreto di archiviazione si muove sull’itinerario con cui la stessa Corte di Cassazione aveva ritenuto che non fosse da convalidare l’arresto di Carola Rackete, perché aveva adempiuto al suo dovere di soccorso e di portare i migranti in un porto sicuro”.

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