Cronaca

Polemiche ad Arezzo, ai bambini che non pagano la mensa scolastica serviti solo pane e olio: “È umiliante” 

Arezzo pane olio mense scolastiche
Immagine di repertorio
Arezzo pane olio mense scolastiche

Polemica in provincia di Arezzo dopo che in alcune mense scolastiche di Montevarchi sono stati serviti solo pane ed olio, e non il pasto competo, ai bambini i cui genitori non erano in regola con i pagamenti del servizio di mensa.

Arezzo, alle mense scolastiche serviti solo pane ed olio ai figli dei “morosi”

Sul caso è intervenuto il Partito Democratico di Montevarchi con una durissima nota. “Apprendiamo dai cittadini che ancora oggi in alcune scuole del nostro Comune si continua a somministrare pane e olio ai bambini le cui famiglie risultano morose nei confronti del servizio mensa, facendolo passare per un pasto sostitutivo.

“Questa modalità, già in passato oggetto di polemiche e critiche da parte di famiglie e cittadini, rappresenta una pratica inaccettabile, ingiusta e profondamente lesiva per i bambini coinvolti, per il gruppo classe e per il personale che deve mettere in pratica tali azioni. E’ inammissibile che l’amministrazione comunale, con l’assessora competente Sandra Nocentini in prima linea, non abbia ancora modificato un regolamento che di fatto discrimina i più piccoli in un luogo deputato all’ educazione e alla formazione degli uomini e delle donne del domani. Una comunità civile e solidale non può accettare che si applichino misure discriminatorie nei confronti di minori. La scuola deve continuare a essere un luogo di inclusione e pari opportunità, non di discriminazione e marginalizzazione sociale. Chiediamo con forza che questa pratica venga immediatamente abolita e che l’amministrazione comunale si impegni a trovare soluzioni alternative che garantiscano a tutti i bambini un pasto dignitoso e adeguato. Esistono strumenti di sostegno per le famiglie in difficoltà e misure di controllo e recupero delle morosità, ed è compito della politica locale individuare risposte concrete e giuste”.

La nota prosegue: “Ci diranno che applicano il regolamento, un regolamento ingiusto adottato nella prima giunta Chiassai e mantenuto nel silenzio della giunta attuale. Cambiano gli assessori ma la politica non cambia, una politica di destra nonostante che, ancora si dichiarino civici. Noi non ci fermeremo finché questa ingiustizia non sarà definitivamente superata, perché crediamo nella scuola e nel ruolo che ha di ascensore sociale e soprattutto vogliamo che a Montevarchi tutte le bambine e tutti i bambini abbiano le stesse possibilità nonostante gli errori degli adulti”.

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