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Ariano Irpino, salma congelata da un mese in obitorio: la triste storia del detenuto nigeriano soprannominato Rambo

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Foto dell'obitorio di Ariano Irpino

Salma congelata da un mese in obitorio ad Ariano Irpino: la triste storia del detenuto nigeriano soprannominato Rambo. La salma è libera ma non è stata ancora reclamata da nessun familiare nonostante gli sforzi della Procura di Benevento.

Ariano Irpino, salma congelata da un mese in obitorio

Un mese fa scatena il panico nel carcere Campanello mandando in ospedale quattro poliziotti al termine di una brutale aggressione per poi suicidarsi in cella. Da allora il detenuto nigeriano, considerato dagli inquirenti un torturatore di migranti, seviziati e uccisi, è congelato nell’obitorio dell’ospedale Frangipane-Bellizzi di Ariano Irpino. La salma è libera ma non è stata reclamata dai familiari nonostante gli sforzi della procura di Benevento.

La storia della vittima

Era stato arrestato nel 2017 a Crotone in Calabria dopo le drammatiche testimonianze di alcuni migranti sopravvissuti al massacro in un centro di detenzione in Libia. A suo carico accuse che vanno dal sequestro di persona, violenza sessuale, omicidio aggravato e favoreggiamento della prostituzione. Le violenze avvenivano prima dell’arrivo dei migranti in Italia. Aveva 25 anni quando fu fermato dalla polizia di Agrigento nel 2017 nel Cara Sant’Anna di Isola di Capo Rizzuto.

 

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