Cronaca

Giorgio Armani ambientalista: stop ai capi in lana d’angora

Giorgio Armani si riscopre ambientalista: compie un nuovo gesto in sostegno di animali e ambiente, quindi, dice stop ai capi in lana d’angora. “Sono per l’innovazione anche nelle materie prime”.

Giorgio Armani: stop ai capi in lana d’angora

Mette un freno alla produzioni di collezioni in lana d’angora. La decisione è scaturita dopo le numerose battaglie degli ambientalisti, tra cui l’associazione Peta Asia, per la fine dell’atrocità sui conigli, utilizzati proprio per queste creazioni. Non è la prima volta che si mostra sensibile alle tematiche ambientaliste. A Milano, ad esempio, ha preso parte al progetto Forestami, finalizzato alla piantumazione di un milione di alberi in città entro il 2030.

La politica Fur Free

Inoltre, già nel 2016 aveva già adottato una politica fur free, mettendo al bando l’uso di pellicce animali da tutti i suoi prodotti. Ora un ulteriore tassello in chiave ambientalista. Dalla collezione autunno-inverno 2022-2023 la casa di moda non utilizzerà più la lana d’angora.

La dichiarazione di Armani

“Sono lieto – ha dichiarato Giorgio Armani – di annunciare l’eliminazione della lana d’angora da tutte le collezioni del Gruppo, a testimonianza di un impegno tangibile per il controllo delle proprie produzioni rispetto alla tutela del mondo naturale”.