Maxi operazione della polizia, in manette diversi capi della Nord e della Sud. All’alba di lunedì, la polizia ha arrestato 19 individui, sostenitori delle curve Nord e Sud dello stadio Meazza. I reati contestati comprendono, a vario titolo, associazione per delinquere con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione e lesioni personali.
Arrestati i capi ultras di Inter e Milan
Maxi operazione delle forze dell’ordine nelle curve. All’alba di lunedì, la polizia ha arrestato 19 individui, sostenitori delle curve Nord e Sud dello stadio Meazza. Nell’ambito di un’inchiesta che ipotizza una doppia associazione a delinquere, sono stati fermati diversi membri dei dirigenti del secondo anello verde e blu.
L’inchiesta, condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della procura di Milano, si concentra sugli affari connessi a San Siro. Un’attività che include la rivendita di biglietti a prezzi maggiorati, gestione dei parcheggi, merchandising e vendita di bevande all’interno dello stadio. Le due “fazioni” avrebbero operato in modo autonomo o spartito i profitti, mantenendo una “pace” tra gli ultras che ha facilitato entrambi i gruppi nel generare guadagni. Ora, le curve sono state praticamente azzerate.
I reati contestati comprendono, a vario titolo, associazione per delinquere con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione e lesioni personali. Gli indagati – 16 in carcere e 3 ai domiciliari – sono per la maggior parte legati alle tifoserie ultras delle due principali squadre di Milano e hanno a che fare con un giro d’affari correlato al contesto calcistico, come riportato in una nota della questura.
Chi sono gli arrestati
Le manette sono scattate per quasi tutti i componenti del direttivo. In cella sono finiti gli uomini più in vista della Sud: i fratelli Lucci, Francesco e Luca, il loro fedelissimo Islam Hagag – il 35enne “Alex Cologno” che ha da poco patteggiato una condanna per un pestaggio fuori dal Meazza -, il 42enne Alessandro Sticco – famoso come “Shrek”, anche lui condannato per lo stesso pestaggio – e il 41enne Christian Rosiello, coinvolto nel raid sotto casa del personal trainer dei vip Cristian Iovino, picchiato dopo una lite in una discoteca con Fedez, di cui lo stesso Rosiello è bodyguard.
Stesso destino per gli esponenti di spicco della Nord: in cella il 39enne Marco Ferdico – volto degli ultras interisti da dopo l’omicidio dello “zio” Vittorio Boiocchi -, suo padre Gianfranco, “Maurino” Mauro Nepi – lanciacori del secondo anello verde -, il 39enne Matteo Norrito e “Renatone” Renato Bosetti, 54 anni.