Un consigliere comunale e un dirigente dell’ufficio Politiche Sociali, Cultura e Sport del Comune di Giugliano, in provincia di Napoli, sono stati arrestati con l’accusa di concussione per la concessione di un centro sportivo. Questa mattina, la Guardia di Finanza del Gruppo di Giugliano ha eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari emessa dal Gip.
Chi sono Paolo Liccardo e Giuseppe De Rosa, consigliere comunale e dirigente arrestati per concussione a Giugliano in Campania
A finire in manette nel Napoletano sono Paolo Liccardo, consigliere comunale, e il dirigente dell’Ufficio Politiche Sociali, Cultura e Sport, Giuseppe De Rosa. I due sono stati posti agli arresti domiciliari con l’accusa del reato di concussione. Secondo le indagini, due avrebbero minacciato un imprenditore locale, gestore di un centro sportivo, per ottenere una somma di denaro in cambio dell’eliminazione di alcune irregolarità riscontrate nella struttura durante i controlli della Polizia Municipale.
Le indagini
Secondo le indagini, i due sono accusati di aver minacciato un imprenditore locale che gestisce un centro sportivo nella periferia, dotato di campi da padel, tennis, calcio a 5 e servizi di ristorazione. In particolare, l’imprenditore sarebbe stato costretto a pagare somme di denaro per sanare irregolarità riscontrate durante i controlli effettuati dalla polizia municipale, con l’ulteriore minaccia della revoca della concessione per la gestione del centro.
Gli indagati, abusando del potere conferito loro come pubblici ufficiali, inizialmente avevano richiesto 30mila euro, ma alla fine costringevano l’imprenditore a versare 15mila euro. Le indagini, condotte anche attraverso servizi di osservazione, pedinamento e controllo, sono scaturite da una denuncia dell’imprenditore.
Il 4 settembre scorso, un avvocato che fungeva da intermediario è stato arrestato in flagranza di reato mentre riceveva la somma di denaro nel suo studio legale, destinata poi agli amministratori locali. Sono state effettuate anche perquisizioni nei confronti degli indagati, su delega della Procura di Napoli Nord, come confermato in una nota dal procuratore Maria Antonietta Troncone.