Cronaca

Messina Denaro, arrestati tre ‘insospettabili’ fiancheggiatori del boss: chi sono Massimo Gentile, Cosimo Leone e Leonardo Gulotta

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Chi sono Massimo Gentile, Cosimo Leone e Leonardo Gulotta, i tre fiancheggiatori ‘insospettabili’ del boss Messina Denaro arrestati per associazione mafiosa. I primi due svolgevano la professione di architetto e tecnico radiologo dell’ospedale di Mazara del Vallo.

Messina Denaro, arrestati i fiancheggiatori dell’ex boss latitante

Nuovo colpo alla rete che ha protetto il boss Matteo Messina Denaro durante la sua lunga latitanza in Sicilia. I carabinieri del Ros hanno eseguito altri tre arresti: si tratta di Massimo Gentile, architetto, del tecnico radioloso Cosimo Leone e di Leonardo Gulotta. I primi due dovranno rispondere di associazione mafiosa, il terzo di concorso esterno in associazione mafiosa.

Chi è Gentile

Ma chi sono questi nuovi tre ingadati vicini al boss? Il primo è Massimo Gentile, originario di Campobello di Mazara (paese in cui il boss ha trascorso gli ultimi anni di latitanza prima di venire arrestato) ma vive a Limbiate. Ricopre un incarico amministrativo al Come: è un architetto ed è parente di Salvatore Gentile, killer ergastolano, marito dell’amante storica di Messina Denaro Laura Bonafede.

Secondo gli inquirenti, tra il 2007 e il 2017, l’indagato avrebbe ceduto più volte la sua identità consentendo al capomafia di acquistare un’auto e una moto oltre che di stipulare l’assicurazione sui due mezzi, di compiere operazioni bancarie, «insomma – scrivono i magistrati – di vivere e muoversi nel suo territorio come un cittadino qualunque e con un apparentemente regolare documento di riconoscimento».

Chi è Leone

Il secondo è Cosimo Leone, cognato di Gentile, a cui i pm contestano di aver garantito al boss, a novembre del 2020, di fare una Tac al torace e all’addome e di avergli consegnato un cellulare riservato durante il ricovero per il tumore al colon e di avergli fatto recapitare dopo le dimissioni il cd della tac da mostrare agli specialisti che lo avevano in cura.

Chi è Gulotta

L’ultimo è Leonardo Gulotta che è accusato di aver messo a disposizione, sempre tra gli anni 2007 e 2017, la propria utenza telefonica per poter ricevere comunicazioni dal rivenditore dell’auto acquistata sotto falso nome e dalle agenzie assicurative presso le quali erano state stipulate le polizze per i due veicoli.

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