Cronaca

Arriva 3 ore in ritardo al ristorante e il cameriere non lo fa sedere: lui lo prende a testate

Cameriere
Immagine di repertorio
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Un medico di 41 anni è finito sotto processo e condannato per aggressione dopo aver picchiato un giovane dipendente del locale che gli aveva semplicemente detto che la struttura stava ormai chiudendo.

Arriva 3 ore in ritardo al ristorante e il cameriere non lo fa sedere, lui lo prende a testate

Si era presentato al ristorante, visibilmente ubriaco, ben tre ore dopo l’orario in cui aveva prenotato il tavolo. Il cameriere però non l’ha fatto sedere, spiegando che il locale stava ormai chiudendo e a quel punto l’uomo è andato su tutte le furie e gli ha rotto il sopracciglio con una testata. L‘aggressione è avvenuta a Newcastle, in Inghilterra. L’autore del folle gesto è un medico 41enne di nome Nganjo Endeley, che ha afferrato la camicia del cameriere, un giovane di 21 anni, prendendolo per il collo in modo così stretto che la vittima ha faticato a respirare, prima di fratturargli l’orbita oculare con un potente colpo di testa.

L’aggressore è stato ritenuto colpevole di aggressione dal tribunale locale, ma ha evitato il carcere dopo che il giudice ha dichiarato che le prove dimostrano che quella sera si è comportato “fuori dal normale”, nonostante il medico avesse una precedente condanna per aggressione nel 2001 e fosse stato ammonito per danno criminale nel 2007.

La testimonianza

Il fatto è avvenuto nel settembre 2021 ma solo ora si è arrivati al processo e la storia è stata raccontata dai giornali britannici. Il medico e due amici si sono presentati alle 2.30 del mattino, quando il locale stava chiudendo, e il gruppo ha “urlato e imprecato” di fronte al personale di attesa.

A quel punto sarebbe intervenuto il cameriere che ha tentato di “distendere” la situazione ma, ha raccontato il pubblico ministero, “l’imputato ha afferrato la camicia del denunciante in modo così stretto che quello non riusciva a respirare. La vittima ha cercato di spingere via l’imputato ma è stato piuttosto difficile e alla fine l’imputato ha spinto e trascinato il denunciante per poi colpirlo alla testa”.

Il cameriere ha raccontato che questo era il suo primo lavoro da quando era arrivato nel Regno Unito come rifugiato dall’Iraq nel 2019, e ha affermato di essersi “divertito ogni singolo giorno” in cui era al lavoro. Ha poi aggiunto: “Spero che quell’uomo sappia di avermi rovinato la vita. Spero che si vergogni di se stesso. Chi è un medico non dovrebbe fare cose che fanno male alle persone”

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