Economia

Arriva un bonus extra per il riscaldamento: i dettagli

Arriva un bonus extra per il riscaldamento. Sconti e bonus per contrastare le bollette sempre più care. Nel pacchetto “energia” varato dal Consiglio dei ministri lunedì 25 settembre, oltre alla proroga per il bonus sociale per luce e gas, c’è anche un contributo extra che verrà erogato alle 4 milioni di famiglie in difficoltà economiche, già titolari del bonus.

La misura sarà valida per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023 e andrà ad aiutare i nuclei familiari con Isee inferiore a 15 mila euro (o 30mila in caso di famiglie con almeno quattro figli), seguendo quindi i medesimi criteri utilizzati per il bonus sociale.

Arriva un bonus extra per il riscaldamento

Un bonus sociale “potenziato” con 300 milioni di euro, come si legge sul sito del ministero dell’Economia e delle Finanze, che di fatto va a sostituire il bonus riscaldamento già approvato nei mesi scorsi e che sarebbe dovuto partire dal prossimo 1° ottobre, con l’importo che verrà modulato in base al numero dei componenti del nucleo familiare. 

La proroga del bonus sociale per le bollette di luce e gas

Il Governo ha deciso di prorogare anche per il quarto trimestre del 2023 il cosiddetto bonus sociale, ossia lo sconto sulle bollette di luce e gas che viene applicato alle famiglie che con indicatore Isee inferiore a 15mila euro e ai percettori del reddito o della pensione di cittadinanza, con la soglia che sale a 30mila euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico.

Come specificato in una nota del Consiglio dei ministri, oltre allo sconto in bolletta, saranno attivi fino al 31 dicembre 2023 anche l’azzeramento degli oneri di sistema per il gas e la riduzione dell’Iva al 5% sulle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali. Di seguito le tre misure prorogate fino a fine anno: 

  • la riduzione delle bollette dell’energia elettrica e del gas a favore dei nuclei familiari economicamente più disagiati (con ISEE fino a 15mila euro o fino a 30mila euro se con 4 figli) o con componenti in condizioni di salute gravi, in modo tale che i livelli obiettivo di riduzione della spesa siano pari al 30% sull’energia elettrica e del 15% sul gas attualmente praticata;
  • l’azzeramento degli oneri di sistema relativi al gas naturale;
  • la riduzione dell’aliquota IVA al 5% per le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali e per le forniture di servizi di teleriscaldamento e per le somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano.

Il contributo extra per il riscaldamento

Oltre a queste misure, l’esecutivo ha pensato di potenziare gli sconti in bolletta con un “contributo extra per le spese di riscaldamento”, che spetterà sempre alle famiglie già destinatarie del bonus sociale. Per il “potenziamento” sono stati stanziati 300 milioni di euro per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. Come specificato da Palazzo Chigi, il contributo straordinario “sarà crescente con il numero di componenti del nucleo famigliare secondo le tipologie già previste per il bonus sociale”.

Secondo le stime l’importo medio dovrebbe superare di poco i 70 euro per ogni nucleo familiare, ma sarà l’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) a calcolare l’importo esatto, ripartendo poi l’onere complessivo nei tre mesi.

Ma per un contributo extra che arriva c’è un bonus che se ne va. Questa misura inattesa va infatti a prendere il posto del bonus riscaldamento già approvato mesi fa e che doveva partire dal 1° ottobre. Questo sarebbe stato erogato su base fissa e poi differenziato in base alle zone climatiche, un meccanismo complesso che l’esecutivo ha preferito scartare, modificando la platea per sfruttare il sistema già rodato del bonus sociale.

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