Almanacco

Il 1° febbraio 1910, Carlo Cattapani fonda l’Associazione Giovanile Nocerina

Per iniziativa del giornalista, artista e militare Carlo Cattapani, l’Associazione Giovanile Nocerina nasce il 1º febbraio 1910.  Inizialmente l’associazione si impegna nel teatro, podismo e ciclismo.

1° febbraio1910: nasce la Nocerina, società calcistica italiana

Venne fondata l’1° febbraio del 1910 dal celeberrimo giornalista, artista e militare Carlo Cattapani, con il nome “Associazione Giovanile Nocerina”, l’attuale “Associazione Sportiva Dilettantistica Nocerina 1910” (meglio nota come Nocerina).

Si tratta di una data indimenticabile per i tifosi molossi che, da quel giorno, hanno avuto modo di iniziare a coltivare una lunga e duratura passione per il calcio.

I primi anni

Successivamente, presso il primo stato di calcio regolare della Provincia – il Piazza d’Armi – la Nocerina è scesa in campo contro il Pagani F.B.C. e da allora i colori sociali sono il rosso e il nero, simbolo della grande passione per il Milan del fondatore. Nel 1919 la Nocerina gioca il suo primo grande derby con la neonata Salernitana, vincendo per un punteggio di 2-1.


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Carlo Cattapani, fondatore della Nocerina.

In data 1921 la compagine agrese si affilia a Roma alla Federazione Calcio Sud Italia e nella stagione 1929-1930 è guidata da Ernest Erbstein. Gioca contro il Palermo, la Ternana, il Messina e il Cagliari e si classifica al quarto posto, dopo aver vinto il derby con la Salernitana per 3-2.

Nella sua quarta stagione la squadra deve accontentarsi di viaggiare a ritmi più bassi, fino a scomparire per qualche anno. Mentre, nel 1946, con il Presidente Spinelli e mister Remo Galli, riesce a vincere il girone A della Serie C e raggiungere la Serie B a seguito della vittoria nello spareggio contro il Monopoli al Motovelodromo Appio, anche se, l’anno dopo, retrocede.

Dopo anni di alti e bassi, tra cui 22 anni di assenza nel mondo del calcio, la Nocerina – nella stagione 1978 – riconquista la Serie B, e uno dei protagonisti fu Stanislao Bozzi, rimasto nei cuori di tutti i tifosi molossi.


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Sotto la guida di Giorgi, poi esonerato, i rossoneri non riescono ad aggiudicarsi la salvezza e purtroppo retrocedono.

Gli anni Ottanta

Nell’estate degli anni Ottanta la società viene messa in mora e i calciatori vengono svincolati. L’iscrizione al campionato di Serie C1 1987-88 è stata possibile grazie ad una raccolta di fondi tra i cittadini, che raccolgono un miliardo di lire. La squadra è affidata a Vincenzo Montefusco e a fine campionato si gioca la salvezza nello spareggio a Cosenza contro il Catania, ma la Nocerina perde e viene retrocessa in Serie C2.

Segue il fallimento della società. Successivamente viene acquistato il titolo dal Nocera Superiore, e si riparte dalla promozione. I molossi vincono il campionato, ma la permanenza nell’interregionale è stentata. Si parla dell’acquisto del titolo del Campania Puteolana di Morra Greco, ma non se ne fa nulla.


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In campo una formazione dell’80 – ’81.

La squadra retrocede in Eccellenza, dove rimane due anni (1991-1992 e 1992-1993). Nella stagione 1993-94 la Nocerina si classifica al secondo posto, dietro al Matera, posizione che di lì a poco significherà, ripescaggio in Serie C2. Tra i più importanti allenatori che la Nocerina può vantare c’è sicuramente Luigi Del Neri, il quale dopo aver sostituito l’allenatore Santosuosso, farà sì che la Nocerina trasformi il campionato di C2 (1994-95) in una cavalcata vincente verso la promozione diretta. L’ultima partita, col Formia, viene seguita da 15mila tifosi.

Nella stagione 1995-1996 la presidenza della società passa all’avvocato partenopeo Francesco Maglione. Alla guida della squadra è confermato Luigi Del Neri. I gol di Battaglia (soprannominato “Lorenzo il Magnifico“) e di Delle Donne portano la squadra ai play-off contro l’Ascoli. All’andata allo stadio Del Duca, seguita da 4mila tifosi molossi, la Nocerina è sconfitta con un rigore di Mirabelli; Il ritorno allo stadio San Francesco termina in pareggio per 0-0, malgrado due traverse colpite da Limetti e Di Corcia, e la Nocerina resta in Serie C1.


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Lo stadio gremito di tifosi molossi durante la sfida di Coppa Italia tra Nocerina e Juventus.

Nella successiva stagione 1996-1997 la Nocerina elimina in Coppa Italia il Piacenza e il Perugia, squadre militanti in Serie A, e gioca gli ottavi di finale contro la Juventus: l’andata allo stadio Partenio di Avellino, con 30mila spettatori, termina in pareggio per 0-0. Nel ritorno allo stadio Delle Alpi di Torino la Nocerina si porta in vantaggio con Marchegiani, ma alla fine del primo tempo Montero porta la Juventus al pareggio e la Nocerina viene sconfitta per 1-2 con un autogol di Giovanni Di Rocco su tiro di Del Piero ed eliminata dalla Coppa Italia.

Nella stagione 1997-1998 entra nella società Mario Gambardella coadiuvato da Francesco Maglione e Costabile D’Agosto. Nuovo allenatore è Gianni Simonelli. Durante il campionato il principale marcatore è Emilio Belmonte e il campionato termina con il passaggio ai play off. L’andata della semifinale degli spareggi è vinta in casa contro il Gualdo per 2-0. Nella partita di ritorno il Gualdo passa in vantaggio nel primo tempo e nella ripresa i nocerini pareggiano con De Palma. Il Gualdo passa nuovamente in vantaggio al 77esimo minuto e si ripete al 92esimo minuto. Al 93esimo minuto i nocerini accorciano le distanze con un gol in semirovesciata di Di Rocco: la Nocerina sconfitta con un solo gol di scarto per 3-2 passa il turno. La finale si gioca allo stadio Del Conero di Ancona contro la Ternana degli ex Del Neri e Fabris: la Nocerina perde per 0-1, con gol di Arcadio nel corso del primo supplementare e vede sfiorare la promozione in serie cadetta.


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Luigi Delneri, portato a Nocera dal Presidente Albani, è stato dal 1994 al 1996 alla guida della Nocerina.

Dalla D alla B

Dopo la B sfiorata i successivi anni segnano un lento declino della compagine molossa, che in poco tempo si ritrova a giocare nuovamente in Serie D.  Arriva una nuova dirigenza, il duo De Marinis-Citarella, che grazie alla vittoria dei play off di categoria portano la Nocerina in C2. Dopo la promozione nel calcio professionistico la società viene rilevata interamente da Citarella. Vengono conquistate 3 promozioni consecutive (dalla Serie D alla B), di cui una grazie al ripescaggio dalla C2 alla C1.

Viene riconquistata la Serie B dopo ben 33 anni, e con un campionato letteralmente stracciato dai molossi, a Nocera si fa festa fino all’alba, ma come già accaduto in passato, in Serie B, la Nocerina ci rimane un solo anno e poi retrocede.

La squadra viene collocata nel girone B di Lega Pro I Divisione, ridotto a sedici squadre. Al primo anno in Lega Pro I Divisione ottiene la quarta posizione in campionato e si qualifica così per i play off promozione dove viene eliminata dal Latina in virtù della miglior classifica finale dei pontini (le partite finiscono 1-0 e 0-1).


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Fabio Mazzeo esulta dopo un goal.

Dai fatti di Salerno alla rinascita

Il 14 luglio il presidente Citarella dichiara ai giornali che la Nocerina non s’iscriverà al prossimo campionato di Lega Pro; il giorno dopo annuncia che la situazione è stata sanata. Luigi Benevento viene eletto dal cosiddetto comitato salvezza quale nuovo presidente. La panchina viene affidata a Gaetano Fontana e Luigi Pavarese viene nominato nuovo direttore generale. La rosa viene completamente rinnovata tra cessioni eccellenti (in particolare il ritorno di Evacuo al Benevento e quella di Negro al Latina) e giovani in prestito dal vivaio della serie A, come il lituano Vilkaitis (dalla Lazio) e lo sloveno Jogan (dal Verona).

Durante la stagione 2013-2014, ai pessimi risultati sul campo, si aggiungono le vicende del controverso derby con la Salernitana, in cui 5 giocatori fingono di infortunarsi e successivamente anche l’arresto del patron Giovanni Citarella.


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Un’immagine della chiacchierata partita tra Salernitana e Nocerina.

A seguito di questi fatti il 29 gennaio 2014 la Nocerina viene esclusa dal campionato di Lega Pro, con sentenza della Commissione Disciplinare della FIGC, per aver commesso un illecito sportivo. Inoltre la Commissione ha stabilito che la squadra sarà assegnata ad un campionato di categoria inferiore, in aggiunta alla squalifica di cinque giocatori, tre dirigenti, due allenatori e al pagamento di una multa pari a 10mila euro.

È datata 1º agosto 2014 la sentenza del Consiglio Federale di Lega che concede ai rossoneri la possibilità di proseguire la propria attività sportiva nel torneo di Eccellenza Campana. Ancora una volta l’incertezza regna sovrana: i proclami di ristrutturazione societaria atti ad un rilancio finanziario della squadra non convincono tifosi ed esperti. Per tale motivazione, nel frattempo, l’Associazione Nocerini, nata qualche mese prima per sostenere il club tramite un meccanismo di azionariato popolare, gioca il tutto per tutto, provando ad acquisire un titolo di Eccellenza utile a ripartire con una nuova realtà, distinta dall’A.S.G. e libera dal pesante fardello debitorio oltre che dalle relative problematiche giudiziarie della stessa. L’estremo tentativo non va, però, a buon fine per questioni di natura burocratica: non possono coesistere due formazioni della stessa città nel medesimo campionato.


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Il Città di Nocera in una sfida contro la Scafatese.

La squadra riparte dal girone B di Eccellenza venendo allestita in pochi giorni e con limitate risorse economiche, dal neo direttore sportivo Giovanni Piemonte, vecchia conoscenza rossonera. La panchina è affidata all’angrese Vincenzo Criscuolo. La stagione 2014-2015, vissuta a turno tra Nocera Superiore, Inferiore ed Angri, è anonima, con 39 punti in 32 partite che valgono il nono posto finale. Sul fronte amministrativo, invece, si registra il passaggio del 58% delle quote dai vecchi soci Castiello, Benevento, Marrazzo, Villani e Fortunato a Silvio Cuofano, il quale assume anche la carica di amministratore unico del sodalizio.

Successivamente, un gruppo di imprenditori e professionisti locali e non, messo insieme su iniziativa dell’Associazione Nocerini, coadiuvata dall’apporto dell’avvocato Francesco D’Angelo, già in passato al capezzale dei molossi, si fa largo, lavorando sotto traccia alla costituzione di una nuova realtà sportiva. L’idea è legata allo sviluppo di un progetto che vede al centro non solo il calcio, ma anche altre discipline, riunite sotto un unico nome. Prende forma, così, l’A.S.D. Città di Nocera 1910, grazie al titolo del Città di Agropoli, formazione di Eccellenza. Lo scoglio è, tuttavia, correlato alla denominazione: fintanto che esisterà l’A.S.G. non sarà possibile acquisire la dicitura storica Nocerina.


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L’Associazione Nocerini (simbolo della rinascita molossa) durante il suo compleanno.

Come un fulmine a ciel sereno, giunge il comunicato dell’amministratore Cuofano, del 10 luglio 2015, che esprime la ferma volontà di non iscrivere più la squadra al torneo federale di competenza, dando il via alla procedura per la messa in liquidazione. Con la resa della società protagonista della promozione in Serie B del 2011, è l’A.S.D Città di Nocera 1910, ad assumere, pertanto, l’onere di rappresentare calcisticamente il comprensorio.

Per la prima volta nella centenaria storia rossonera, inoltre, una componente di tifosi diviene parte integrante ed attiva delle vicende gestionali e sportive del club, con Gaetano Maiorino e Francesco Cuomo, consiglieri del direttivo, e Nicola Maiorino, team manager, grazie ad un complesso di rappresentanza garantita mediante azionariato popolare, allestito dall’Associazione Nocerini. Viene eletto presidente il dottore Nicola Padovano, già in passato massimo esponente del sodalizio, oltre che medico sociale, e presidente onorario dell’Associazione stessa. L’incarico di allenatore va a Pasquale Esposito, ex di Angri, Scafatese e Solofra.

Con Comunicato ufficiale numero 71 del 28 gennaio 2016 l’A.S.G. Nocerina S.R.L. è dichiarata inattiva dalla Federazione.

Il 3 febbraio 2016, allo stadio Partenio-Adriano Lombardi di Avellino, la squadra, affidata a Vincenzo Maiuri dopo le dimissioni del tecnico Esposito, vince la Coppa Italia Dilettanti regionale battendo 2-0 il Sessana.

Dopo una cavalcata trionfale il 17 aprile 2016 il Città di Nocera vince il campionato di Eccellenza battendo ogni record e conquistando quota 80 punti.


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Il Città di Nocera durante la trionfante vittoria contro il Sorrento.

Ritorno alla denominazione storica e alla Serie D

Nella stagione 2016-2017 la squadra prende parte al campionato di Serie D con la denominazione storica di Nocerina: a fine stagione si piazzerà terza, sotto Bisceglie e Trastevere e parteciperà ai play off del Girone H di Serie D.

Nella successiva stagione, la Nocerina parte coi favori del pronostico, viene nominato come allenatore l’esperto Massimo Morgia, il direttore sportivo diviene Alessandro Battisti e ritornano a Nocera calciatori di categorie superiori quali Massimiliano Marsili, Nicola Russo e lo storico capitano e recordman Giovanni Cavallaro. Dopo un ottimo avvio, la squadra perde alcuni punti per strada, arrivando al giro di boa con un gap di nove punti dalla capolista Troina e con un quadro societario critico, che porta prima alla partenza di alcuni pezzi pregiati, come Massimiliano Marsili, e poi alle dimissioni, nel gennaio 2018, del presidente Nicola Padovano e dell’amministratore delegato Francesco D’Angelo. Poche settimane dopo viene nominato come nuovo amministratore delegato il responsabile del settore giovanile, Gaetano Sellitti.


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Il tifo molosso al San Nicola di Bari.

Nella stagione successiva, la squadra vive un precampionato travagliato, la società viene ceduta agli imprenditori napoletani Gaetano Del Giudice e Danilo Leone. Che però abbandonano subito il timone del club. Il club rischia dunque di sparire dopo nemmeno tre anni dalla rifondazione. A salvare la situazione, arriva però Bruno Iovino, già DG dei molossi nel 2010. Che, in qualità di rappresentante legale, iscrive in extremis il club al campionato, allestendo una squadra dignitosa, nell’attesa di trovare qualche acquirente. Viene scelto il DS Felicio Ferraro e come mister l’ex Turris Roberto Carranante, che però si dimette pochi giorni dopo.

Al suo posto la società chiama il salernitano Gerardo Viscido, affiancato dalla bandiera molossa Roberto Chiancone in qualità di Direttore Tecnico. Contro ogni pronostico, e nonostante le improvvise dimissioni di Bruno Iovino, la squadra parte bene e dopo nove giornate, è seconda alle spalle della corazzata Bari. Nel mese di novembre, la Nocerina viene rilevata dall’avvocato locale Paolo Maiorino, CEO della Soigea, già sponsor del club nei primi anni Duemiila. Nel marzo del 2019 il tecnico Gerardo Viscido si dimette dopo una serie di risultati non positivi, la squadra è dunque affidata nelle ultime giornate al DT Roberto Chiancone. La squadra riuscirà poi a salvarsi, togliendosi la soddisfazione di battere la capolista Bari, nella sfida casalinga.



Gli anni del COVID

Nella successiva stagione, il patron Maiorino nomina allenatore Nello Di Costanzo, la squadra è inserita nel girone H. L’obiettivo è quello di un campionato tranquillo, dopo solo otto giornate, con tre vittorie, un pareggio e quattro sconfitte, l’allenatore viene esonerato, al suo posto viene ingaggiato Marcello Esposito, già tecnico della juniores molossa due anni prima. Inoltre ritorna alla Nocerina il capitano Giovanni Cavallaro, che coadiuverà il tecnico Esposito nelle vesti di calciatore e vice allenatore. La stagione si concluderà anzitempo, a causa della Pandemia di COVID-19, con la Nocerina che concluderà il campionato a 27 punti al quintultimo posto, alla pari con Nardò e Grumentum Val d’Agri, ma per classifica avulsa riesce a salvarsi.

Nella stagione successiva, dopo un tira e molla per l’acquisizione societaria (poi sfumata), il riconfermato patron Maiorino nomina il nuovo tecnico: che diviene ufficialmente Giovanni Cavallaro, coadiuvato dall’ex terzino molosso Riccardo Bolzan nel ruolo di Direttore Sportivo.

La squadra viene inserita nel Girone G, del maggior campionato dilettantistico, insieme alle campane Savoia (con la quale non si scontrava dal 2001), Nola, Afragolese, Gladiator e Giugliano. Ritorna nel club rossonero, l’esperto terzino Agostino Garofalo, insieme all’argentino Santiago Morero.