“Si poteva fare a meno di usare nei giovani il vaccino anti-Covid AstraZeneca“. A dirlo all’Adnkronos Salute Massimo Galli, direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, commentando la tragica vicenda della giovane morta a Genova per le conseguenze di una trombosi e che aveva fatto il vaccino AstraZeneca.
Galli: “Si poteva fare a meno di usare nei giovani il vaccino anti-Covid AstraZeneca”
E le raccomandazioni di somministrare il vaccino solo agli over60, annunciate oggi. “Certo, con il senno di poi è facile, ma personalmente ho sempre detto che nelle donne e nei giovani avrei fatto volentieri a meno di usarlo. Sempre però tenendo conto della necessità bilanciare l’aspetto di sanità pubblica e l’aspetto del costo beneficio individuale, trovando, a seconda delle necessità del momento, una giusta mediazione. Se fosse l’unica arma a disposizione per bloccare la pandemia il discorso sarebbe diverso”, ha sottolineato.
“Bisognerà ovviamente accertare il nesso di casualità nel decesso della ragazza, non lo sappiamo per certo. È però altamente probabile che di questo si sia trattato. Non possiamo nasconderci dietro un dito. Quando si va sui gradi numeri è possibile che l’evento avverso, per quanto raro, capiti. Si tratta di persone, non di numeri, e questo colpisce forte”, dice Galli che ammette di avere “pochi dubbi” che sul vaccino a vettore virale, oggi, possa valere “la pena di riconsiderare in maniera drastica e chiara il suo uso nell’ambito dei più giovani e soprattutto delle donne”.
Quando dovevamo necessariamente vaccinare tutti gli anziani e tutti i fragili, e i morti per Covid ogni giorno erano tanti, “evidentemente non si potevano vaccinare i giovani. Ora che stiamo ‘rifinendo’ la campagna vaccinando le fasce di età più basse dobbiamo tenere conto anche della disponibilità di vaccini che abbiano meno rischi”, conclude.