In tribunale nel Regno Unito arriva l’ammissione da parte di AstraZeneca: il vaccino anti Covid può causare, in rari casi, trombosi mortali.
L’azienda AstraZeneca ammette i rischi di trombosi dovuti ai vaccini anti Codvid
AstraZeneca ha ammesso per la prima volta in un tribunale de Regno Unito che il suo vaccino anti-Covid può causare come effetto collaterale trombosi mortali. La reazione estremamente rara è al centro di un’azione collettiva multimilionaria da parte di dozzine di famiglie le quali affermano che loro, o i loro congiunti, sono stati gravemente danneggiati o uccisi dal vaccino “difettoso”.
Gli avvocati che rappresentano i ricorrenti ritengono che i risarcimenti potrebbero essere molto elevati.
L’azienda di Cambridge ha confermato che il farmaco “può, in casi molto rari, causare TTS”( trombosi con sindrome trombocitopenica), una condizione in cui si verificano coaguli di sangue insieme a un basso numero di piastrine.
Sebbene il potenziale effetto collaterale sia noto da due anni, questa è la prima volta che la società ammette in aula di giustizia che il suo vaccino può causare questa condizione, secondo quanto riportato da The Telegraph.
Numerose sono state le segnalazioni, le ultime da parte di un gruppo di medici, relative a persone di tutte le età, ma in particolare gli anziani, che dopo il terzo vaccino hanno riscontrato disturbi, a volte anche patologie molto serie, di cui non avevano mai sofferto in precedenza.
Il comunicato di AstraZeneca sui rischi del vaccino anti Covid
“La nostra solidarietà va a chiunque abbia perso i propri cari o abbia riportato problemi di salute. La sicurezza del paziente è la nostra massima priorità e le autorità di regolamentazione hanno standard chiari e rigorosi per garantire l’uso sicuro di tutti i medicinali, compresi i vaccini” si legge nel comunicato ufficiale di AstraZeneca.
“Dall’insieme delle prove raccolte negli studi clinici e dai dati del mondo reale, è stato continuamente dimostrato che il vaccino AstraZeneca-Oxford ha un profilo di sicurezza accettabile e gli enti regolatori di tutto il mondo affermano costantemente che i benefici della vaccinazione superano i rischi di effetti collaterali potenzialmente estremamente rari”.
I casi sospetti e il declino del vaccino anti Covid di AstraZeneca
I casi di trombosi collegati al vaccino AstraZeneca sono stati identificati per la prima volta in Europa nel Marzo 202, appena due mesi dopo la sua distribuzione nel Regno Unito.
Solo nell’aprile di quell’anno le prove sono diventate abbastanza chiare da limitarne l’uso, inizialmente alle persone sopra i 30 anni e successivamente sopra i 40. L’uso del vaccino AstraZeneca è stato poi gradualmente ridotto a favore di alternative mRNA come Pfizer e Moderna.
Malgrado le controversie, al vaccino AstraZeneca sono state attribuite circa 6 milioni di vite salvate durante la pandemia di Covid.