“L’astrologia è priva di basi scientifiche e non ha (o non dovrebbe avere) alcuna legittimità in un contesto dedicato alla salute”. L’associazione Luca Coscioni si rivolge così in una lettera aperta indirizzata al ministro della Salute Orazio Schillaci per chiedere di chiarire pubblicamente la posizione del ministero rispetto a quanto accaduto il 5 dicembre, quando durante una conferenza della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) l’astrologo Rino Liuzzi (alias Jupiter) ha parlato degli influssi della Luna e di Giove sul nostro corpo e sulla necessità di “essere in equilibrio con l’universo”.
Astrologo a conferenza sui tumori, lettera al ministro Schillaci
Nella lettera, sottoscritta da 51 personalità del mondo della ricerca, della scienza e della politica, tra cui Michele De Luca, Silvio Garattini e Roberto Defez, si legge come questa non sia “la prima volta e non sarà l’ultima, ma il rischio di considerare pratiche antiscientifiche come affidabili o al più innocue è reale. Ognuno è libero di farsi leggere le carte e i fondi del caffè o di affidarsi agli astri, ma certo non in un ambito istituzionale”.
Il documento evidenzia come il tutto sia avvenuto alla presenza del presidente della Lilt, associazione “finanziata anche con denaro pubblico e vigilata dal Ministero della Salute, in una sede istituzionale e durante un evento devoluto alla presentazione delle attività“, dell’associazione. “Il messaggio che se ne deduce è in breve: volete guarire dal cancro o non farvelo venire? Fatevi aiutare dagli influssi dei pianeti e degli astri e siate in equilibrio con essi“.
“È inammissibile“, continuano, “che questa ridicola baggianata trovi spazio in un contesto istituzionale, addirittura in una sala del ministero della Salute“. Per l’Associazione e le altre firme della lettera è necessario che “le istituzioni, e specialmente quelle dedicate alla salute e alla ricerca, riacquistino autorevolezza e ribadiscano il ruolo centrale della scienza nella lotta contro le malattie e la necessità del rigore del metodo scientifico, unico strumento per affrontare malattie vecchie e nuove“. E concludono: “concedere spazio a simili deviazioni significa tradire il mandato di chi opera per il benessere collettivo”.