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Attacco all’ex sede di Charlie Hebdo, l’attentatore confessa: non sopportava le caricature di Maometto

Non sopportava le caricature del profeta Maometto fatte dal giornale satirico Charlie Hebdo. Per questo motivo, Alì H., 18enne pachistano, ha ferito, ieri, con una mannaia, quattro persone che si trovavano davanti all’ex sede di Charlie Hebdo, due di loro in modo grave. Il giovane ha confessato, davanti agli inquirenti e, dunque ha riconosciuto e rivendicato il suo atto terroristico.

Attacco a Parigi, l’aggressore rivendica l’attacco

Intanto, l’Eliseo ha preso contatto con i familiari delle vittime dell’attentato per inviare loro sostegno e solidarietà. Le indagini, intanto, proseguono e durante la notte è stato arrestato a Parigi l’ex coinquilino dell’aggressore.

Revocata, invece, la custodia di uno dei sospettati, che si trovava nei pressi del luogo in cui è avvenuto l’attacco. Con il fermo di qualche ora fa, quindi, oltre al 18enne pachistano, sono sette le persone ancora detenute. Riconosciuta la matrice del terrorismo islamista.

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