Scatta un nuovo attacco hacker all’indirizzo di siti di aziende e istituzioni italiane. Il vasto attacco informatico è stato rivendicato dal collettivo filorusso NoName057 ed è un attacco di tipo Ddos, partito nella giornata di martedì 21 febbraio, proprio in occasione della visita del premier Giorgia Meloni a Kiev.
Hacker, nuovo attacco a siti italiani dal collettivo filorusso
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato l’accaduto, parlando di “una minaccia, un avvertimento“. Gli hacker filorussi hanno preso di mira diversi siti di istituzioni pubbliche e private italiane, tra cui quelli del ministero degli Esteri e dell’Interno, dei Carabinieri, della banca Bper, del gruppo A2a e del ministero della Difesa (quest’ultimo sarebbe stato attaccato martedì).
L’attacco, confermato da fonti investigative italiane, è stato mitigato dai sistemi di difesa delle aziende e delle istituzioni, tant’è che la maggior parte dei siti è comunque raggiungibile. Presi di mira anche il sito web per la carta d’identità, quello del ministero delle politiche agricole e quello del gruppo Tim.
Cos’è un attacco Ddos
La sigla identifica l’attacco che indirizza una quantità traffico tale da sovraccaricare il sito destinatario, che diventa sostanzialmente inaccessibile. Il traffico ‘normale’ risulta paralizzato e la risorsa non è disponibile. L’azione, che può durare anche pochi minuti, in genere può essere condotta anche con l’utilizzo di malware, impiegati per assumere il controllo di dispositivi funzionali all’attacco. Se particolarmente esteso ed efficace, l’attacco DDoS può recare danni che vanno al di là dell’accessibilità del sito e riguardare altri elementi del sistema preso di mira, dalle e-mail alle applicazioni collegate