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Attentati in Sri Lanka, la Pasqua del terrore: la testimonianza di una salernitana

Tagedia in Sri Lanka dove sono stati compiuti diversi attentati. Fino ad ora sarebbero state arrestate 13 persone e si contano 290 vittime, tra cui 27 stranieri, e ferito almeno 500 persone. Da poco, è giunta la testimonianza di una dottoressa salernitana che si trova sul luogo della tragedia.

Sangue nel giorno di Pasqua in Sri Lanka

Secondo quanto riferito dal portavoce della Polizia, Ruwan Gunasekara, sono 13 le persone che sono state arrestate in relazione agli attentati nel giorno di Pasqua in Sri Lanka.

Diverse le bombe esplose ai danni di hotel e chiese tra la capitale Colombo e altre città. Tra le vittime si conterebbero anche tantissimi turisti stranieri, il bilancio fino ad ora sarebbe di 190 morti.

Una delle chiese colpite dall’esplosione era Sant’Antonio a Colombo. Le altre due erano San Sebastiano a Negombo, a circa 30 chilometri dalla capitale e una chiesa a Batticaloa, a 250 chilometri a est della capitale. In Sri Lanka la minoranza cristiana è pari a circa il 7,5% della popolazione.

La testimonianza della dottoressa salernitana

Giusi Bortone, medico originario di Camerota (Salerno), ma residente a Parma, era atterrata ieri a Colombo. ANSA si è messa ieri in comunicazione con lei, apprendendo del coprifuoco. La dottoressa ha raccontato:

“Siamo chiusi in albergo per il coprifuoco che ci sarà fino alle 6 di domattina. Poi, una volta cessato, ci allontaneremo al più presto da Colombo. Siamo spaventati. Siamo arrivati alle 10, e mentre stavamo ritirando i bagagli un ragazzo ci ha informato delle esplosioni. Poi abbiamo visto le immagini dei TG in aeroporto.

Siamo partiti da Milano, e quando siamo arrivati all’aeroporto di Colombo non si respirava aria di terrore. Eravamo tutti tranquilli. Però le immagini che abbiamo iniziato a vedere sono state a dir poco terrificanti. E solo allora abbiamo capito la gravità della situazione. Una volta arrivati in albergo, non siamo praticamente più usciti.

Dal TG hanno annunciato un coprifuoco dalle 18 alle 6 di domani e quindi rimarremo qui. Domani secondo il nostro programma di viaggio, volevamo prendere un treno panoramico per scendere a Sud, per ora abbiamo solo pensato di allontanarci da Colombo il più presto possibile, ma con un autista privato. Ci ha anche contattato la Farnesina per avvisarci delle esplosioni, fornendoci un numero da contattare in caso di emergenza. Per il momento rimaniamo bloccati qui. Domani si vedrà”.

 

 

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