Cronaca

L’attentatore di Nizza, era indagato ad Agrigento per favoreggiamento dell’immigrazione

L’autore dell’attentato Nizza, Brahim Aoussaoui, secondo fonti investigative italiane, era sbarcato a Lampedusa lo scorso 20 settembre e, dopo il suo arrivo sull’isola era stato indagato ad Agrigento per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.  Sono in corso le indagini per ricostruire i successivi spostamenti dell’uomo.

Attentato Nizza, autore indagato ad Agrigento

Nell’attentato di questa mattina a Nizza, una donna è stata decapitata, un uomo (il sacrestano) sgozzato mentre una seconda donna è deceduta in seguito alle ferite riportate in un bar dove aveva cercato riparo. Autore dell’attentato, il tunisino Aouissaoui Bahrain, il quale sarebbe arrivato a Lampedusa a inizio ottobre, insieme ad altri migranti sbarcati sull’isola siciliana.

Favoreggiamento dell’immgirazione clandestina

L’attentatore, secondo quanto riporta l’Adnkronos, era stato indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Con lui vennero iscritti nel registro degli indagati anche gli altri connazionali arrivati quel giorno sull’isola delle Pelagie. Quel giorno arrivarono a Lampedusa una ventina di barconi con a bordo soprattutto tunisini, tra cui il terrorista.

Il killer sbarcato a Lampedusa

Il killer che ha colpito nella chiesa di Nizza è sbarcato a Lampedusa assieme ad altri migranti. La conferma delle modalità con cui il tunisino è entrato in Europa arriva da fonti degli apparati di sicurezza secondo le quali nell’isola c’è stata la prima registrazione dell’uomo. Brahim Aoussaoui, tunisino nato il 29 marzo del 1999, era arrivato sull’isola il 20 settembre. Prima la quarantena, poi il successivo trasferimento in un Centro per migranti a Bari. Un passaggio avvenuto il 9 ottobre. Sarebbero queste, secondo quanto si apprende da fonti degli apparati di sicurezza, le prime due tappe del tunisino nel nostro paese. Investigatori e 007 stanno ora ricostruendo tutte i movimenti successivi e le modalità che hanno consentito all’uomo di lasciare il Centro. L’attentatore aveva ricevuto un ordine di espulsione dal territorio italiano, con invito a rimpatrio. Dall’Italia avrebbe raggiunto poi la Francia in modo clandestino.

Il precedente dell’attentatore di Berlino

Anche il tunisino responsabile dell’attentato al mercatino di Natale di Berlino nel 2016, Anis Amri, sbarcò in Italia. L’uomo arrivò a Lampedusa nel 2011 con altri migranti. Dichiaratosi minorenne fu trasferito in un centro per minori in Sicilia e successivamente si spostò in Germania.

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