Cronaca

Attentato a Vienna: 4 morti e 17 feriti. Ucciso uno degli attentatori, era un 20enne austriaco radicalizzato

Sono almeno 17 i feriti e 4 i morti, tra cui uno degli attentatori, registrati nell’attentato avvenuto nella serata di ieri, 2 novembre, nel cuore di Vienna, la capitare dell’Austria. Il direttore sanitario della capitale austriaca Michael Binder ha precisato che 6 di questi sono in pericolo di vita. Rimangono stabili ma critiche le condizioni del poliziotto colpito nelle operazione, che era stato erroneamente dato per morto dai media austriaci.

Attacco a Vienna: quattro vittime, compreso un attentatore

Il ministro dell’Interno austriaco, Karl Nehammer, ha confermato a notte fonda che le vittime dell’attacco sono 4, incluso un attentatore, un 20enne austriaco radicalizzato, pesantemente armato con una cintura esplosiva attorno al corpo, poi rivelatasi finta. In passato aveva provato ad andare a combattere in Siria.

L’appartamento in cui viveva è stato perquisito dalle forze dell’ordine che hanno usato una carica esplosiva per accedere. “L’attentatore simpatizzava con il gruppo terroristico Isis“, ha detto Nehammer, rifiutando però di approfondire, citando l’indagine in corso. Due uomini e una donna di età compresa fra i 40 e i 50 anni sono morti per le ferite riportate. La donna è deceduta in ospedale.

Un attacco ben organizzato nell’ultima sera prima del Lockdown

Molti viennesi ieri sera erano usciti per godersi l’ultima serata libera prima della chiusura dei locali a causa del “lockdownanti Covid, in vigore dalla mezzanotte. I terroristi hanno sparato a chi sedeva ai tavolini dei bar in 6 diversi punti del centro storico.

La prima sparatoria, attorno alle 20, è avvenuta nella via in cui si trova la principale sinagoga della capitale, chiusa in quel momento e teatro nel 1981 di un attentato con due vittime, vicina a una zona di locali molto frequentata. Gli attentatori hanno sparato a chi sedeva nei “dehors” dei locali del centro della città.

Alle 20.09 è stato ucciso dalla polizia uno degli aggressori. Le località colpite sono tutte molto vicine, nel Primo distretto della capitale austriaca. Mentre l’attacco era ancora in corso, i testimoni hanno postato sui social circa 20 mila video; immediatamente è stato chiesto di non diffonderli e una squadra speciale di agenti li sta analizzando.

Mille uomini schierati per la caccia all’uomo

Un migliaio di uomini, fra poliziotti e militari, sta ancora partecipando alla caccia all’uomo, con elicotteri e posti di blocco intorno alla capitale, 75 soldati sono stati posti a guardia degli edifici “sensibili” mentre anche le vicine Germania e Ungheria hanno annunciato l’invio di forze speciali.

Il ministro dell’Interno: “Tenete i figli a a casa”

Le scuole resteranno chiuse: “Tenete i vostri figli in casa” ha ammonito il ministro Nehammer annunciando stretti controlli ai confini del Paese. Quella in atto è una “situazione molto difficile” e “dobbiamo rimanere uniti, è il giorno più duro per l’Austria da molti anni, ci sono sicuramente molte vittime“.

Le reazioni, Merkel: “Terrorismo islamico è un nemico comune”

I tedeschi sono al fianco degli amici austriaci con partecipazione e solidarietà“, ha detto tramite il portavoce Angela Merkel su Twitter. “il terrorismo islamico è un nostro comune nemico. La lotta contro questi delitti e contro questi attentati è la nostra lotta comune“, ha aggiunto.

Sono in contatto con il governo federale e ringrazio a nome della Repubblica per le dichiarazioni di sostegno dei capi di Stato e di governo internazionali” la prima reazione su Twitter del presidente austriaco, Alexander van der Bellen.Siamo tutti profondamente colpiti dal presunto attacco terroristico nel centro di Vienna. I nostri pensieri e la nostra compassione vanno alle vittime, ai feriti e alle loro famiglie“.

Vorrei ringraziare tutta la polizia, i soccorritori e le forze armate che si sono impegnati a proteggere la nostra democrazia e la nostra libertà. Il nostro sostegno va ai cittadini che devono ancora resistere nell’incerta situazione del centro città“, ha concluso van der Bellen.

Il cancelliere: “Non escludiamo pista antisemita”

Secondo il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, “un movente antisemita per il momento non può essere escluso, anche alla luce del luogo dal quale l’attacco è partito“, cioè nei pressi della sinagoga di Vienna. Il cancelliere austriaco ha convocato per questa mattina alle 9 un Consiglio dei ministri straordinario.

Al termine della riunione, Kurz terrà una conferenza stampa congiunta con il vice cancelliere Werner Cogler, il ministro degli Interni Karl Nehammer e il sindaco di Vienna Ludwig. Quindi, insieme si recheranno sui luoghi dell’attentato dove verrà deposta una corona di fiori.

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