Cronaca

Bologna, paziente attende 19 ore al pronto soccorso

Una lunga attesa al pronto soccorso di Bologna. È toccata ad Annalisa Lavecchia, ragazza di 31 anni che martedì scorso ha atteso ben 19 ore al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Bologna. Solo dopo queste 19 ore è stata visitata da un medico.

Diciannove ore di attesa al pronto soccorso di Bologna

La ragazza è stata portata all’ospedale da un parente intorno alle 23 dopo aver accusato dei forti dolori alla schien. “Sono stata immediatamente accolta dal personale del triage e dopo le domande di rito mi viene detto che potrei soffrire di una colica renale.

Poi mi si chiede il consenso a effettuare delle analisi del sangue. A quel punto, con un codice verde, vengo sottoposta a una terapia per il dolore con la flebo. Entro un paio d’ore ci saranno i risultati dell’esame e seguirà la visita medica”.

Il racconto

“Dopo la visita viene richiesta un’ecografia, non risultano calcoli, ma il male al fianco non mi passa e così mi somministrano ancora antidolorifici. Alle 13 sono esasperata e stanca di aspettare, faccio domande agli infermieri e c’è anche chi mi risponde in tono polemico.

L’ortopedico mi riceve alle 15,30, alle 16 la radiografia, da cui non emerge nulla di grave, e alle 17,30 il medico mi comunica che sarò dimessa con il dolore alla schiena, migliorato, ma non scomparso. Nel frattempo sono diventata un codice bianco e dovrò versare 135 euro, anche se la prima diagnosi, di colica renale, non era corretta. Sono seguita per alcuni disturbi da un reparto del Maggiore e mi sono sempre trovata bene, è un’eccellenza, ma stavolta la delusione è stata tanta”.

Le scuse

Il dottor Vincenzo Bua, direttore del Pronto Soccorso, ha spiegato: “Sono dispiaciuto per il disagio vissuto dalla signora, con la quale mi scuso: le scriverò per spiegare che i giorni del 7 e dell’8 sono stati difficili per l’iper afflusso che ha generato il sovraffollamento. Alle 2 e mezza di notte mi hanno avvisato i miei colleghi dicendo che la situazione era difficile perché erano esaurite anche le barelle. Allora ho predisposto che ne fossero portate altre dai reparti al Pronto soccorso.

La media giornaliera è di 165 accessi, quel giorno siamo arrivati a 198, oltre 30 in più, purtroppo concentrati nel tardo pomeriggio e di notte, quando i medici rimangono in due. La paziente, comunque, non è mai stata abbandonata, ma più volte rivalutata dall’infermiere flussista, anche se può essere nato qualche problema di comunicazione con il personale. Il codice colore non influisce sul pagamento del ticket, che nel suo caso, comunque, è in fase di rivalutazione”.

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