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Aumento dello stipendio per i dipendenti pubblici: chi ne beneficerà, quando entrerà in vigore e quale è l’importo

aumento stipendio dipendenti pubblici 25 febbraio

Foto di repertorio

Il governo Meloni ha introdotto un modesto aumento dello stipendio per i dipendenti pubblici, in particolare per coloro che operano nei ministeri. Questo aumento, in media, potrebbe ammontare a circa 50 euro al mese. Tuttavia, per attivarlo sarà necessario un nuovo decreto, pertanto i tempi di attuazione rimangono incerti.

Aumento stipendio per i dipendenti pubblici: tutte le informazioni da sapere

Si prevede un nuovo incremento salariale per alcuni dipendenti pubblici, in particolare per coloro che operano nei ministeri. L’aumento, sebbene non molto significativo, si aggira intorno ai 50 euro mensili e si somma ai recenti aumenti, tra cui i 165 euro al mese derivanti dal rinnovo del contratto collettivo firmato a gennaio, oltre a un incremento di circa 50 euro delle indennità. Questa novità è contenuta nel nuovo decreto sulla Pubblica amministrazione, che è stato principalmente discusso per le modifiche apportate ai concorsi pubblici.

Chi beneficerà dell’aumento salariale tra i dipendenti pubblici

Il decreto, approvato la scorsa settimana dal governo Meloni e ancora in attesa di pubblicazione in Gazzetta ufficiale, include una misura specifica, come riportato dal Messaggero: 190 milioni di euro destinati ad aumentare i fondi per il salario accessorio.

L’obiettivo è quello di equilibrare gli stipendi tra i dipendenti pubblici impiegati nei ministeri e quelli delle Agenzie fiscali. Le Agenzie fiscali comprendono quattro enti: Entrate, Entrate-Riscossione, Dogane e Monopoli, e Demanio. Da tempo, i lavoratori di queste agenzie percepiscono uno stipendio più elevato, nonostante siano soggetti allo stesso contratto collettivo dei dipendenti ministeriali. Questo è dovuto all’accumulo di vari bonus, scatti orizzontali e premi, ovvero tutti i benefici accessori che incidono sull’importo netto presente in busta paga.

La disparità è così significativa che, secondo i dati ufficiali riportati nel Conto annuale del ministero dell’Economia, i vantaggi economici dei dipendenti delle Agenzie fiscali sono quasi il doppio rispetto a quelli dei ministeri: circa 6.600 euro all’anno in indennità fisse e accessorie per i ministeriali, contro i 12.600 euro per le Agenzie. Non sorprende che, soprattutto negli ultimi anni, molti dipendenti ministeriali abbiano iniziato a partecipare a concorsi per trasferirsi ad altre amministrazioni con condizioni lavorative più favorevoli.

Quanto vale l’aumento e quando avrà inizio

Per colmare questa disparità, il governo ha deciso di destinare 190 milioni di euro. Tuttavia, questa cifra non è sufficiente a compensare i circa 6mila euro all’anno di differenza nelle indennità. Non esiste un importo ufficiale per l’aumento, ma è possibile fare alcune stime. Ad esempio, per il rinnovo del contratto collettivo delle Funzioni centrali, il governo aveva allocato 555 milioni di euro, il che ha portato a un incremento medio di circa 165 euro per dipendente.

In questo caso, la somma prevista è circa un terzo di quella precedente, quindi si potrebbe ipotizzare un aumento di poco più di 50 euro al mese. Inoltre, i dipendenti a tempo pieno dei ministeri ammontano a 116mila su un totale di 187mila lavoratori fissi delle Funzioni centrali. Poiché il numero di persone coinvolte è ridotto, l’importo potrebbe aumentare leggermente. Tuttavia, è ancora prematuro effettuare dei calcoli. Si può considerare una stima di 50 euro al mese come riferimento, ma sarà un futuro Dpcm a determinare come verranno distribuiti i fondi tra i vari ministeri. Attualmente, infatti, il trattamento economico non è uniforme in tutti i dicasteri: ad esempio, è inferiore per il Ministero della Giustizia e superiore per quello dell’Economia. Di conseguenza, non tutti i dipendenti ministeriali riceveranno lo stesso aumento; le cifre diventeranno più chiare quando il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, presenterà il testo del Dpcm per la ripartizione delle risorse.

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