C’è una svolta sul caso di Aurora, la 13enne morta precipitata dal balcone di casa a Piacenza venerdì scorso: i carabinieri hanno fermato il fidanzato che ora è accusato di omicidio volontario. Il provvedimento sarebbe stato eseguito nel pomeriggio, riferisce l’Ansa.
Aurora morta precipitata a Piacenza: fermato il fidanzato
C’è una svolta sul caso di Aurora, la 13enne morta precipitata dal balcone all’ottavo piano di casa nella giornata di venerdì 25 ottobre: i carabinieri hanno arrestato il fidanzatino che ora è accusato di omicidio volontario. Il provvedimento sarebbe stato eseguito nel pomeriggio odierno, lunedì 28 ottobre. Sono ancora in corso le indagini e le motivazioni dietro il delitto. Secondo le prime informazioni, il giovanissimi era già indagato.
La dinamica
In base alle prime informazioni emerse la 13enne voleva troncare la sua relazione con il ragazzo di 15 anni. Il ragazzino sostiene invece che si sia trattato di un gesto volontario. La Procura per i minori di Bologna “non ha disposto provvedimenti restrittivi. Al momento non è ancora possibile esprimersi sulla natura accidentale o volontaria della caduta, né se la stessa sia stata procurata da terzi. Nella prossima settimana sarà conferito incarico per l’esecuzione dell’accertamento autoptico”.
La sorella della vittima: “Non era pazza, l’ha buttata giù lui”
“L’ha buttata giù lui, non era pazza, né depressa, è stata l’ennesima vittima di violenza” si legge in uno sfogo pubblico sui social dalla sorella 22enne della ragazza. “Era ossessionato da lei, ha provato in tutti i modi a liberarsi di questo reietto” scrive ancora.
La 22enne ha pubblicato anche alcuni screenshot delle chat con la sorella evidenziando alcuni comportamenti del fidanzato ritenuti problematici. “Ciao principessa – la ricorda ancora la sorella nel post – Sei sempre stata bellissima, intelligente e simpatica, amata da tutti, invidiata da molte! Il tuo animo ti ha resa sempre speciale come tutto il resto, ti amerò per sempre mio piccolo Angelo. L’ennesima vittima di femminicidio”.
