Ecco il modello di autocertificazione generica da compilare e stampare online. In questa scheda sono disponibili due fac simile: un fac simile autocertificazione generica in formato word e un modello autocertificazione generica in formato editabile.
Come Scrivere l’Autocertificazione Generica online
Il modello autocertificazione generica può essere adattato ad ogni esigenza o circostanza. Al suo interno troverai diversi campi da completare. Puoi scegliere se compilarlo direttamente online, per poi scaricare il modulo in versione PDF, oppure se scaricare sul tuo pc l’autocertificazione generica in formato word, compilarla e stamparla.
Le informazioni che devono essere inserite al suo interno riguardano:
- dati anagrafici;
- dichiarazione che si intende presentare;
- luogo e data;
- firma.
L’autocertificazione generica non può essere compilata al fine di sostituire certificati medici, certificati sanitari, certificati veterinari, certificati di origine, certificati di conformità CE (che attestano la conformità di un prodotto alla normativa comunitaria che ne disciplina l’utilizzo), certificati di marchi e brevetti.
I casi in cui è possibile utilizzare l’autocertificazione sono numerosi, è infatti possibile certificare dati come
- Luogo e la data di nascita
- Residenza
- Cittadinanza
- Stato di famiglia
- Titolo di studio
- Godimento dei diritti civili e politici
- Iscrizione in albi
- Appartenenza a ordini professionali
- Esami sostenuti
- Qualifica professionale
- Situazione reddituali o economica
- Assolvimento di obblighi contributivi
- Possesso e numero del codice fiscale, della Partita IVA e degli altri dati presenti nell’anagrafe tributaria
- Stato di disoccupazione
- Qualità di studente
- Iscrizione presso un’associazione
- Assenza di condanne penali e di provvedimenti relativi all’applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti fiscali registrati nel casellario giudiziale.
- Assenza dello stato di liquidazione o di fallimento.
Come va presentato il modulo autocertificazione generica
Ultimata la compilazione del modello non resta che sottoscriverlo. La firma può avvenire anche a casa o in ufficio, dunque non necessariamente alla presenza del funzionario pubblico che l’ha richiesta. Inoltre non occorre applicare marche da bollo. A questo punto l’autocertificazione generica è pronta per la presentazione. Può essere consegnata di persona allo sportello oppure spedita via posta ordinaria, fax o email/PEC. In questi ultimi casi al documento bisogna allegare la copia di un documento di identità valido del dichiarante.
Prima della consegna è molto importante rileggere con attenzione il testo dell’autocertificazione, non tanto per individuare eventuali errori ortografici o di battitura quanto per accertarsi che quanto dichiarato corrisponda al vero. Infatti produrre una falsa attestazione in atto pubblico significa commettere un reato, punibile in base all’art. 483 del Codice Penale fino a due anni di reclusione.
Chi può ricorrere all’autocertificazione generica?
Possono redigere l’autocertificazione generica tutti i cittadini italiani, tutti i cittadini dell’Unione Europea e i cittadini dei paesi extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno.
Con riferimento a particolari categorie di cittadini, sono altre le figure autorizzate a compilare e trasmettere il modello autocertificazione generica: così per il minore è colui che esercita la patria potestà o il tutore, per l’interdetto è il tutore, per l’inabilitato e il minore emancipato è il curatore.
Infine nei confronti di chi è impedito per gravi motivi di salute, l’autocertificazione può essere resa davanti al pubblico ufficiale dal coniuge o, in sua assenza dai figli o, in mancanza di questi ultimi, da un parente in linea retta o collaterale fino al terzo grado.
Chi è obbligato a ricevere l’autocertificazione generica?
In linea generale sono obbligate a ricevere le autocertificazioni tutte le Pubbliche Amministrazioni (enti locali, scuole e università, prefetture, Inps, Inail, camere di commercio, motorizzazione civile, Asl, ecc.) e Società che gestiscono servizi pubblici (aziende municipalizzate, Poste, Enel, ACI, Aziende del Gas, Rai, Ferrovie dello Stato, Società Autostrade, ecc.).
Questi soggetti hanno il dovere di accettare le autocertificazioni e non possono pretendere la presentazione dei relativi certificati. La mancata accettazione di tali dichiarazioni o la richiesta di certificati sostitutivi costituirebbe una chiara violazione dei propri doveri d’ufficio.
Per difendere i tuoi diritti in caso di autocertificazione non accettata, puoi chiedere al dipendente pubblico, per iscritto, quali sono le motivazioni del rifiuto (questo il modulo di richiesta chiarimenti per mancato accoglimento dell’autocertificazione). Nel caso in cui non pervenisse alcuna risposta, il dipendente potrebbe subire le sanzioni previste dall’art. 328 del Codice penale per omissioni o rifiuto d’atti d’ufficio.
I privati e i professionisti (banche, aziende, società, avvocati, commercialisti, notai, ecc.), invece, possono decidere se accettare o meno l’autocertificazione generica, oppure se pretendere i corrispondenti certificati rilasciati dal Comune, oppure dalla Camera di Commercio e così via.