Cronaca

Caso Viviana Parisi: l’autopsia sul piccolo Gioele “cadavere compromesso aggredito dagli animali”

Il cadavere del piccolo Gioele Mondello, analizzato oggi dal medico legale Giuseppina Certo, consulente della famiglia Mondello, “è abbastanza compromesso” e al suo attuale stato “non è possibile ricavare elementi utili se non da tutti i fattori che potranno emergere dalle indagini specialistiche”. Il medico ha spiegato che “ci sono lesioni da macro fauna” e ancora che “deve essere tutto ricostituito singolarmente, mettendo insieme i vari tasselli. Oggi non si può mettere un punto fermo”.

Gioele Mondello: i risultati dell’autopsia

La dottoressa Certo spiega che dall’esame autoptico non è possibile stabilire se il bambino sia morto “nel luogo in cui è stato ritrovato. Sono valutazioni che si fanno concatenando i vari risultati. Il dato più evidente è che ci sono delle mortificazioni degli arti e quindi assenza di tessuti: è stato aggredito da macro fauna”.

Sul corpo del piccolo Gioele, ha aggiunto la dottoressa Elvira Ventura Spagnolo, è stata eseguita anche una tac prima della autopsia. “Abbiamo proceduto con gran parte delle attività che deve svolta sui resti del cadavere, è stata fatta la tac come prima indagine dopo di che abbiamo proceduto con la collaborazione dell’entomologo e dello zoologo forense alle varie attività di ispezione, analisi, prelievo di campioni che naturalmente richiederanno ulteriori approfondimenti”.

Piccole pietre tra i resti di Gioele

C’erano delle piccole pietre tra i resti del bambino trovati nelle campagne di Caronia che potrebbero essere utili per stabilire il luogo e il momento della sua morte. Il dato è emerso dall’analisi della Tac eseguita prima di iniziare l’autopsia.

L’esame che è stato eseguito al Policlinico di Messina è durato circa 4 ore. “Come ho sempre detto – prosegue-al termine di tutte le operazioni avremo un quadro definitivo e completo, al momento si tratta di agire per singoli passaggi non tralasciando nulla ed evitando di perdere elementi che potrebbero essere utili”.

I passaggi successivi saranno ulteriori analisi sia sugli indumenti sia sui resti. È importante agire nel miglior modo possibile e non tralasciare nulla di ciò che il cadavere può fornire”.

L’avvocato Claudio Mondello: “Miasma ancora presente. Impossibile che nessuno abbia visto”

Il miasma è ancora presente nell’aria. Mi chiedo come sia possibile che nessuno, non solo di coloro che si sono adoperati per le ricerche, ma anche degli abitanti del luogo, non abbia percepito questo cattivo odore. Eppure è una zona con una certa densità abitativa”. Lo ha detto l’avvocato Claudio Mondello, cugino e legale di Daniele Mondello, padre di Gioele e marito di Viviana Parisi.

Anche il cadavere di Viviana era a 15-20 metri da una proprietà recintata – aggiunge – è impossibile che nessuno abbia visto, anzi sentito, alcunché”. L’avvocato ipotizza che il corpo del bambino sia stato “verosimilmente trascinato nel luogo dove poi è stato ritrovato” e che “non si conosce la posizione originaria, quella in cui è morto”.


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Viviana Parisi