La Procura di Milano chiede l’archiviazione dell’indagine per autoriciclaggio e falso per Attilio Fontana: la vicenda è quella della voluntary disclosure compiuta dal presidente in relazione a 5,3 milioni di euro che erano depositati su un conto a Lugano.
Autoriciclaggio e falso: chiesta archiviazione per Fontana
Toccherà ora a un giudice decidere il futuro del fascicolo sul presidente della Lombardia. L’istanza firmata dai pm Paolo Filippini e Carlo Scalas e dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, da quanto si è saputo, è stata inoltrata all’ufficio gip nei giorni scorsi dopo che la Svizzera non ha risposto a una rogatoria inoltrata a marzo dell’anno scorso, nonostante lo scorso settembre sia stata sollecitata formalmente.
I fatti
Fontana ha sempre ribadito che quella somma, regolarizzata 6 anni fa, era il lascito ereditario di sua madre. Per dimostrarlo, a metà maggio, i suoi difensori, gli avvocati Jacopo Pensa e Federico Papa, hanno depositato documentazione bancaria a partire dal 1997 e relativa ai conti svizzeri sostenendo che non c’è stato alcun versamento in contanti.