Si chiude la seconda edizione del concorso di fotografia documentaria“1801 passaggi”sul tema “Un paese italiano, 2018”, ispirato ai 1801 scatti realizzati nel 1957 a Lacedonia, in Alta Irpinia, dallo statunitense Frank Cancian.
Una giuria di alto livello tecnico e culturale, composta da Luciano Blasco (antropologo e direttore del Museo Etnografico di Morigerati),Mario Boccia (fotografo e giornalista),Vincenzo Esposito (antropologo e docente dell’Università di Salerno) e Lina Pallotta (fotografa, docente e curatrice), ha selezionato le 20 foto che entreranno a far parte dell’archivio MAVI-Museo Antropologico Visivo Irpino e che saranno esposte nella mostra finale annuale “1801 passaggi”.
Ogni anno una serie di 20 foto di Frank Cancian,scelte fra le 1801 scattate a Lacedonia nel 1957, costituisce la base del concorso, nel quale gli autori vengono chiamati a presentare proprie opere che propongano una libera reinterpretazione attualizzata delle immagini di Cancian.
Quest’anno, rispetto alla prima edizione, si registra la quadruplicazione dei partecipanti e delle foto pervenute all’organizzazione del concorso, curata dall’associazione LaPilart.
La mostra connessa al concorso verrà inaugurata il 2 novembrealle ore 17 nei locali del MAVI (Lacedonia,Via Tribuni).
L’appuntamento per il giorno successivo, 3 novembre, è a partire dalle ore 16.00 presso il muse oper una serie di eventi: in particolare, alle 18.00 la presentazione ufficiale della mostra fotografica, con la proclamazione epremiazione dei tre vincitoridel concorso e aperitivo con passaggi sonori curati da Peak; alle 22.30 la proiezione del video “Cancian a Lacedonia”con la regia di Michele Citoni; dalle 23.00 selezione musicale a cura di Peak.
“Il MAVI – ha spiegato la dottoressa Antonia Pio, direttrice del Museo – è un progetto della Pro Loco “Gino Chicone” di Lacedonia, nato dal fatto che una comunità ha riconosciuto in un archivio di vecchie foto, ritrovate per caso, un patrimonio legato alla propria cultura e identità, che intende preservare e divulgare“.
Nelle attività del museo un contributo importante proviene anche dall’associazione LaPilart, che – afferma il presidente Giuseppe Bianco – “con le proprie iniziative negli anni scorsi ha portato in Alta Irpinia esperienze legate alle arti contemporanee, compresa la fotografia. LaPilartha ideato il progetto1801 passaggi, che, grazie alla collaborazione con la Pro Loco,costituisce una delle attività stabilidel MAVI.
1801 passaggi – ha concluso Giuseppe Bianco – è un progetto in divenire: una testimonianza dinamica dei cambiamenti della persona e della società, e dell’evoluzione dello sguardo fotografico su di esse“.