“Chiediamo una modifica alla legge che consenta alle associazioni dei consumatori e agli enti locali di scoraggiare in modo capillare l’acquisto di prodotti riferiti ad imprese che non abbiano ottenuto il bollino etico anti caporalato del ministero dell’Agricoltura” – afferma in una nota il vice segretario nazionale del Codacons, Avv. Matteo Marchetti, sottolineando che “è un dovere morale e sociale sostenere l’acquisto dei prodotti derivanti da quelle imprese agricole che sono in regola con le leggi e i contratti di lavoro, dando attuazione a quanto previsto dal decreto legge Competitività del 2014”.
Marchetti: “Colpire i nuovi schiavisti”
“Il bollino – rileva Marchetti – attesta infatti la trasparenza dell’azienda e garantisce di trovarsi di fronte ad un’impresa che non utilizza manodopera in nero o clandestina, né tanto meno ricorre ai caporali che la forniscono. Solo danneggiando economicamente e attraverso boicottaggi legalizzati chi non si impegna alla lotta al caporalato, è possibile colpire i nuovi schiavisti e arginare il fenomeno”.