AVELLINO. Ieri, 2 febbario 2018, Il Prefetto Maria Tirone ha convocato, in Prefettura, un incontro per proseguire la disamina della problematica derivante dalla chiusura del Liceo Scientifico Mancini in Avellino.
Presenti al tavolo: il Sindaco di Avellino, l’Assessore ai Lavori Pubblici, il Consigliere provinciale con delega al ramo, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, il delegato del Dirigente Scolastico del Mancini, il Presidente del Consiglio d’Istituto, il rappresentante del Comitato genitori e i rappresentanti degli studenti e dei sindacati.
L’incontro in Prefettura
Nel corso dell’incontro è stata esaminata la nuova ipotesi formulata dalla Provincia ai fini della ricollocazione degli studenti in altri plessi della città che consentirà il superamento dei disagi che stanno vivendo docenti e studenti a causa della programmazione dell’orario scolastico in orario pomeridiano.
La nuova proposta
La proposta condivisa dal tavolo prevede l’utilizzo di 54 ambienti scolastici così suddivisi: 21 aule saranno messe a disposizione dal Comune di Avellino e precisamente 12 presso la scuola elementare di San Tommaso e 9 presso l’edificio di Rione Parco; altre 12 sono state individuate dalla Provincia a Via Zigarelli, 6 all’Istituto Dorso, 5 all’Istituto Amatucci e 10 presso il Provveditorato agli Studi.
Lezioni mattutine per il Mancini
La Provincia ha assicurato che il prossimo 15 febbraio le attività scolastiche riprenderanno regolarmente in orario antimeridiano nei citati plessi.
I Referenti della Provincia hanno, inoltre assicurato che con l’inizio del nuovo anno scolastico sarà individuata una sede unica che consentirà di superare definitivamente l’emergenza determinata dalla attuale non utilizzabilità della sede sottoposta a sequestro preventivo.
Il Prefetto ha ringraziato i presenti al tavolo per la sinergia e la fattiva collaborazione dimostrate che hanno consentito, in un clima di serenità , il raggiungimento del primo obiettivo: riportare le attività didattiche in orario antimeridiano.