AVELLINO. Intervista ai candidati alla carica di sindaco in occasione delle elezioni amministrative 2018: Nello Pizza risponde alle domande della redazione de L’Occhio di Avellino.
Amministrative 2018 Avellino, intervista a Nello Pizza
Perché ha deciso di scendere in campo per le elezioni amministrative?
«Avellino vive una fase storica in cui c’è bisogno di una diversa sensibilità per guidare la città. Ho proposto un progetto che partisse prima di tutto dall’attenzione, dal decoro, dall’ascolto: dalle piccole cose che compongono “la città di tutti i giorni”. Intorno al mio progetto e al mio nome si sono riunite sette liste che sostengono la mia candidatura a sindaco, di cui saprò essere punto di equilibrio, luogo di sintesi delle varie posizioni presenti in amministrazione. La garanzia sarà la mia assoluta autonomia, che avrò e che rivendicherò, nell’assunzione di scelte e di responsabilità. Ho l’onore e l’onere di guidare una coalizione ampia che è sinonimo di arricchimento, coralità, pluralità dei punti di vista e delle posizioni, approfondimento delle questioni e dei problemi».
Quali saranno i primi provvedimenti che approverà in caso di vittoria?
«Partirò dai quartieri, in particolare da Quattrograna. L’attenzione verso queste aree deve essere il primo simbolo tangibile di una nuova stagione per tutti i cittadini, una stagione in cui nessuno dovrà più sentirsi solo, in cui nessuna porta sarà più chiusa. Anzi, sarò io il primo ad aprirla. Favorirò ogni forma di contatto con i cittadini perché il rapporto con la comunità va vivificato ogni giorno: una volta alla settimana incontrerò i cittadini che potranno recarsi presso il mio ufficio in piazza del Popolo per sottopormi questioni legate alla città. Un ruolo importantissimo sarà svolto dai consiglieri comunali che, sopperendo alla cancellazione delle circoscrizioni, saranno sentinelle sul territorio, ciascuno per la propria area di provenienza, e dovranno aggiornarmi costantemente su quelle che sono le questioni dedicate alla vivibilità e al quotidiano su cui bisognerà intervenire. Allo scopo istituirò la delega alla quotidianità. Le nuove frontiere digitali mi aiuteranno a tessere questa rete di contatti con i cittadini. Attraverso una piattaforma da espandere sul sito ufficiale del Comune di Avellino i cittadini potranno far pervenire le loro segnalazioni con un’apposita registrazione ed evitando segnalazioni anonime».
Su quali problematiche insisterà la sua amministrazione?
«La città di tutti i giorni è la città che esce dall’emergenza permanente. Restituire nuovo decoro ad Avellino è per me una priorità. Il decoro si declina in tantissime azioni. Sono le azioni quotidiane che voglio introdurre nella mia amministrazione per restituire Avellino agli avellinesi, recuperare il senso di comunità, l’orgoglio dell’appartenenza. Rieducare i cittadini alla bellezza, dare agli avellinesi la possibilità di fruire in maniera diversa degli spazi pubblici presenti. È così che si può tornare ad amare Avellino e a vedere una città in cui vale la pena rimanere».
Cosa si aspetta dai cittadini e cosa loro dovranno aspettarsi da lei?
«Avellino ha bisogno di riappacificarsi con se stessa. Ricordo l’Avellino di una volta, di quando ero ragazzo, si respirava tanta tolleranza, voglia di stare insieme, senso di appartenenza. Oggi non ritrovo questa condizione. E sinceramente i toni così urlati di questa campagna elettorale, il veleno, gli scontri, le accuse spesso strumentali, tutto questo non mi appartiene. E sono certo che con me sono tantissimi i cittadini di Avellino a non ritrovarsi. Non lo dico per carpire la benevolenza di qualcuno o demagogicamente; nella mia vita ho sempre scelto la strada del confronto, del sorriso, del garbo. Ecco, a questo proposito, mi sento di dire che, se eletto, promuoverò un confronto con tutti gli altri candidati sindaco come gesto di pacificazione e perché sono certo che nel programma di ciascuno c’è del buono e io sono pronto a raccogliere i loro suggerimenti».