AQUILONIA. Il comitato civico Palazzine Bene Comune – nato ad Aquilonia a seguito dell’emissione della delibera comunale 112 del novembre 2017 che ha per oggetto l’abbattimento dei sei padiglioni superstiti dell’Ambito B – ha richiesto una nuoca richiesta di incontro pubblico al primo cittadino. Trasmette la richiesta anche a mezzo stampa con una nota in cui si legge che «fin dalla sua costituzione auspicato e pubblicamente richiesto non solo il blocco degli effetti del suddetto atto amministrativo ma anche l’apertura di un tavolo permanente di discussione tra l’Amministrazione e la cittadinanza di Aquilonia».
I fatti
Il comitato specifica come «tale richiesta di pubblico confronto è presente tanto nella petizione – on line e cartacea – promossa dal Comitato, che ha raccolto circa 800 firme, che nella successiva lettera aperta al Sindaco Giancarlo De Vito. I rappresentanti della giunta comunale non hanno potuto presenziare all’assemblea pubblica tenuta il 28 dicembre scorso presso l’auditorium del Museo etnografico. Torniamo quindi a chiedere l’organizzazione di un incontro pubblico con la partecipazione ufficiale dell’Amministrazione, nel corso del quale le ragioni del provvedimento amministrativo sopra ricordato possano confrontarsi con quelle di chi esprime contrarietà all’abbattimento e con le opinioni di tutti sul tema».
Comitato civico Palazzine Bene Comune, proposta di collaborazione
«Il Comitato assicura la propria disponibilità a collaborare, sia in fase di preparazione che nello svolgimento dell’incontro, alla migliore riuscita dell’appuntamento, che riteniamo essere momento indispensabile di esercizio della democrazia nella nostra comunità».
«Riteniamo inoltre che l’incontro sia da tenersi al più presto e crediamo che l’Amministrazione possa su questo concordare, coerentemente con la preoccupazione, manifestata dal Sindaco, rispetto allo stato di precarietà delle palazzine dell’Ambito B. Chiediamo pertanto che tale incontro si tenga nel pomeriggio di sabato 13 gennaio presso la Casa della Cultura, o in altra data che l’Amministrazione volesse eventualmente proporre, ma senz’altro entro il mese corrente».