Continuano le indagini per far luce su quanto avvenuto a Gerardina Corsano, morta per un presunto avvelenamento ad Ariano Irpino: secondo quanto riportato dall’odierna edizione del Mattino, furono individuati danni al fegato già al suo primo ricovero.
Ariano Irpino, Gerardina morta per avvelenamento: individuati danni al fegato
Il fegato era danneggiato ma non per botulino o ingstione di funghi: fu questo il primo referto medico rilasciato dai sanitari del pronto soccorso di Angelo Meninno e Gerardina Corsano. La donna morì poco dopo e ora l’Istituto Superiore di Sanità conferma che non si è trattato di tossina.
Non manca una circostanza singolare nella vicenda della morte della donna di 46 anni e del marito colpito da un malore, entrambi sottoposti a cure all’ospedale di Ariano Irpino lo scorso 29 settembre, dopo aver accusato forti dolori gastrointestinali. Gli atti relativi all’indagine, come anche le cartelle cliniche dei due coniugi, sono secretati. Altra indiscrezione arriva dal Cotugno dove fu ricoverato il marito della vittima dopo i primi accertamenti al Frangipane. Sembrerebbe che già in occasione del secondo accesso presso l’ospedale arianese i sanitari avrebbero escluso il botulino: sia per i sintomi che per gli accertamenti effettuati. Il fegato era l’organo più compromesso e dagli esami effettuati si poteva già risalire se si trattava di funghi o bitulino. Insomma, i sanitari avrebbero compreso che si trattava di un’altra causa probabilmente un avvelenamento che condotto la donna al decesso nonostante l’impegno profuso per salvarla. Al momento infatti si sta seguendo proprio questa pista anche se per confermare o meno il presunto avvelenamento bisognerà aspettare i risultati dell’esame autoptico.